Dopo le ultime notizie riguardanti Luigi Di Maio e le accuse che gli sono state imputate a causa di una condotta non proprio trasparente in particolare da parte del padre, spuntano ulteriori dettagli scottanti sul vicepresidente del Consiglio dei ministri, che pochi giorni fa ha parlato pubblicamente delle attività di famiglia. Il noto programma televisivo Le Iene, in onda sulle reti Mediaset, però, avrebbe incastrato definitivamente Di Maio nel corso dell'inchiesta sull'azienda di famiglia. Nel servizio andato in onda nella serata di domenica 2 dicembre, infatti, le spiegazioni date da quest'ultimo su quattro fabbricati di proprietà del padre sono parse piuttosto confuse.
Il rischio è che ci si trovi dinnanzi a delle pertinenze abusive.
Le Iene beccano il vicepremier in piscina: ma per lui è soltanto una stalla
Durante il servizio, infatti, Le Iene hanno chiesto conto di questi fabbricati che dopo aver effettuato diversi controlli non sembrano essere presenti sulle mappe catastali. Per Luigi Di Maio, però, quello che adesso viene definito un villino - con tanto di piscina -, è soltanto una stalla di famiglia. Il vicepremier ha in seguito spiegato che lui era l'incaricato di aprire la porta agli operai e di consegnare loro l'attrezzatura di cui avevano bisogno. Purtroppo, però, in alcune immagini successive, si è venuto a scoprire da alcune foto satellitari risalenti al 2002 che di quella struttura non c'è proprio traccia.
Gli altri dettagli dell'inchiesta de Le Iene
Tuttavia, l'incaricato de Le Iene, Filippo Roma, ha mostrato anche alcune fotografie in cui viene ripresa non soltanto la cucina, ma anche una festicciola tra alcuni amici proprio all'interno della struttura. In merito a ciò Luigi Di Maio si è provato a giustificare dicendo che non si tratta di una villetta perché non è abitata, e non sono presenti né camere da letto e né altro.
Al centro dell'inchiesta poi finisce anche un altro elemento: la mancata presenza di Antonio Di Maio a partire dal 2006 nella proprietà dell'azienda, né tanto meno come amministratore, nonostante quest'ultimo risulti essere l'effettivo proprietario. Secondo quanto riferiscono Le Iene, la proprietaria è stata la madre di Di Maio, ma anche insegnante: dunque stando alla legge impossibilitata a svolgere attività come dipendente pubblico. Ciò che Filippo Roma contesta è il fatto di aver utilizzato questo escamotage per difendere i beni di famiglia da Equitalia.