Dopo il lungo incontro svoltosi a Palazzo Chigi, è stato trovato l'accordo definitivo sulla Manovra da proporre a Bruxelles. Salvaguardati tutti i punti principali e confermata l'ecotassa solo per le auto di lusso. Smentita del tutto l'ipotesi delle dimissioni di Conte.

Manovra, c'è l'accordo tra Salvini e Di Maio

Dopo il lungo vertice di Palazzo Chigi, le due forze del governo gialloverde hanno definito del tutto la proposta di Manovra che verrà presentata a Bruxelles. L'ecotassa è stato il punto su cui si è trovato maggior contrasto, poiché vedeva la netta opposizione della Lega.

Infine si è giunti a un punto d'incontro: il bonus malus andrà ad applicarsi esclusivamente alle auto di lusso e ai suv, pertanto non alle utilitarie, ma solo a quei veicoli che superano di venti punti la norma delle emissioni. Sono stati previsti inoltre ben 6mila euro di bonus per le auto ecologiche.

Il Bonus Cultura è stato confermato, ma con una profonda modifica. Il valore resta invariato, ma adesso coloro che ne hanno diritto potranno utilizzarlo esclusivamente per l'acquisto di libri ed ebook. Cinema, teatro e concerti perciò rimarranno fuori dalle possibilità.

Finalmente è stato trovato un accordo anche sulla controversa questione delle Pensioni d'oro, anche questa inizialmente ostacolata dalla Lega.

Infine si è deciso che il taglio voluto dai 5 Stelle andrà a colpire le pensioni che superano i 90mila euro lordi annui, se non maturata tramite i contributi. Inoltre si svilupperà in maniera progressiva: sino ai 130mila euro vedrà un taglio del 10%, e arriverà sino al 40% per le pensioni che vanno oltre i 500mila euro. I fondi provenienti da questa misura finanzieranno "Opzione Donna", il sistema che permette di abbandonare il lavoro prima del previsto con un ricalcolo contributivo dell'assegno conseguente.

Smentita l'ipotesi delle dimissioni di Conte

Per andare a soddisfare tutte le richieste di Bruxelles saranno necessari tre miliardi. Conte, per questo, aveva chiesto un taglio ulteriore alla manovra di 1,5 miliardi. Questo denaro avrebbe indebolito ulteriormente le misure riguardanti Quota 100 e Reddito di Cittadinanza, perciò Di Maio e Salvini non hanno acconsentito alle richieste del Premier.

Per queste ragioni, nel corso della notte, quando la riunione non era ancora terminata, si era addirittura ventilata l'ipotesi delle dimissioni del primo ministro nel caso l'Ue avesse aperto la procedura d'infrazione. Questa ipotesi è stata però smentita aspramente dai partiti di governo, che hanno inoltre affermato che tra Conte, Salvini e Di Maio vi è pieno accordo. Resta dunque soltanto da capire se Bruxelles accetterà queste modifiche, o se la trattativa sulla manovra dovrà ancora continuare.