Il Pd vive una fase cruciale della sua storia. Il calo dei consensi rappresenta il più eclatante dei campanelli d'allarme e l'essere al minimo storico impone delle riflessioni che, per forza di cose, dovranno essere fatte dalla nuova classe dirigenze del maggiore partito di una sinistra italiana che, in molti, iniziano a ritenere quasi estinta. Intervenuto nel corso della trasmissione Radio Cusano Campus a parlare di quello che potrebbe essere il futuro del suo Pd è stato Ettore Rosato. All'orizzonte c'è l'elezione di un nuovo segretario e la necessità di capire quali potranno essere le strategie politiche per ritrovare consensi o comunque raggiungere posizioni governative.

C'è chi sostiene si possa guardare al Movimento Cinque Stelle o chi, in nome del vecchio patto del Nazzareno, pensa che si possa addirittura andare a creare un fronte moderato, quasi impronosticabile, come quello con Forza Italia.

Lontana l'ipotesi di un alleanza Pd - Forza Italia

Nei giorni scorsi si erano registrate delle polemiche attorno a quello che sarebbe stato un incontro tra il senatore di Forza Italia Romani e Matteo Renzi in cui qualche rumors aveva raccontato di una possibile discussione sulla nascita di un nuovo soggetto politico che superasse preconcetti ormai appartenenti alla politica del passato, delegittimati dall'attuale esecutivo a trazione giallo-verde e dal principio che lo regola.

Rosato, come gli esponenti di Fi e Pd, allontana l'ipotesi: "Bisogna ricordare che il patto del Nazzareno era solo sulle riforme istituzionali. Poi il Governo Renzi non ha mai ricevuto la fiducia da Forza Italia e Berlusconi. Abbiamo provato a fare insieme le riforme, ma non ci siamo riusciti".

Da Rosato parole dure nei confronti del Movimento Cinque Stelle

L'anima tendente a sinistra del Movimento Cinque Stelle, secondo diversi pareri autorevoli, rappresenta un'anima chiara del movimento grillino. Ed è per questo che in molti ritenevano che per il Pd un eventuale accordo con il M5S sarebbe potuto essere un naturale sviluppo.

Aver, tuttavia, governato con la Lega in questi mesi ed aver avallato provvedimenti come il decreto sicurezza di Salvini, lascia spazio a nuove considerazioni, almeno a giudicare da quelle che sono state le parole di Rosato. L'esponente del Pd alza il tono della voce ricordando quanto accaduto e manifesta un parere piuttosto chiaro, quasi furente rispetto alla prospettiva di vicinanza ai grillini "Hanno avuto un sussulto di coscienza? A parte quattro battute demagogiche, tutti gli altri hanno votato l'abolizione delle protezioni umanitarie? Ma cosa abbiamo in comune con questi?". Poi rincara la dose : "Le battaglie di Di Maio che gridava onestà? E poi fa il condono su Ischia, almeno Berlusconi non faceva il condono per Arcore ma per tutta Italia, lui lo ha fatto solo per il suo collegio elettorale.

Non abbiamo niente in comune con lui e oggi è il leader. La loro alleanza non è casuale, denunciai in aula a ottobre 2017 che avrebbero fatto il governo insieme. Il cuore batte dalla stessa parte, ma con un gioco di potere cercano di allargare lo spettro dell'elettorato".