Intervenuto a 'L'aria che tira', programma condotto da Myrta Merlino su La7, il direttore di Libero Vittorio Feltri ha manifestato tutto il suo disappunto per i contenuti di questa manovra finanziaria. Anche per Feltri la prima cosa che bisognerebbe fare è quella di rimodulare radicalmente questa 'tragica' legge finanziaria, partendo dalla rimozione di tutte le misure assistenzialistiche in essa contenute.

Secondo il direttore di Libero è cosa buona e giusta sfidare Bruxelles, ma non per regalare sussidi agli italiani e distribuire assistenzialismo.

Feltri infatti ha spiegato che, volendo si potrebbe pure fare più deficit sfidando l'Europa, ma per destinare queste risorse verso l'abbassamento delle tasse o gli investimenti produttivi. E comunque lo Stato, al momento, secondo Vittorio Feltri, non avrebbe un euro da spendere per varare i punti programmatici contenuti nel famigerato contratto di governo. Quindi niente reddito di cittadinanza, niente quota 100.

Feltri: 'Non possiamo spendere cifre allucinanti, abbiamo un debito pubblico mostruoso'

Per Vittorio Feltri non ci sarebbero i soldi per varare questi punti perché sono stati già spesi. Sono stati già i precedenti governi a spenderli con le manovre che hanno realizzato in passato. "Tant'è che abbiamo un debito pubblico mostruoso", ha dichiarato

Per il giornalista, saggista e opinionista italiano se continuiamo di questo passo, accumulando ulteriore debito pubblico, non si sa dove l'Italia andrà a finire.

Ecco perché, secondo Feltri, bisognerebbe spendere quel poco che è rimasto, destinando però queste risorse verso provvedimenti che stimolino maggiormente lo sviluppo e la crescita del nostro Paese.

Infatti, a proposito del superamento della Fornero e del cavallo di battaglia del M5S, Vittorio Feltri ha spiegato: "Il reddito di cittadinanza non ce lo possiamo permettere.

Non ci possiamo permettere di andare in pensione a 15 anni come vorrebbero molti. Molti per paura di lavorare non cominciano neppure a trovare un impiego perché non sanno fare un mestiere. Chi non sa fare un mestiere, è destinato a rimanere disoccupato".

'La situazione è tragica, ma non seria'

L'ex direttore de 'L'indipendente' ha concluso il suo intervento su La7 dicendo: "Insomma la situazione è tragica ma non seria, come si diceva una volta.

Quindi tutta questione discussione lascia il tempo che trova. Alla fine se non ci saranno i soldi non si farà nulla. O si farà giusto quel che poco che i due partiti di maggioranza hanno concordato nel famoso contratto".