Intervenuto a Radio Radicale, il Presidente del Parlamento Europeo, il numero due di Forza Italia, Antonio Tajani, ha espresso le sue valutazioni sulla trattativa della manovra economica del Governo italiano con la Commissione Europea e ha detto la sua a proposito del Global Compact. Intervistato da Lanfranco Palazzolo, Tajani ha dichiarato: "Io mi auguro che il Governo faccia marcia indietro e cambi una manovra che non favorisce la crescita, che non riduce la pressione fiscale, che non creerà nuovi posti di lavoro, insomma una manovra negativa per gli italiani.
A tutto questo si aggiungerà la procedura di infrazione che provocherà reazioni negative sui mercati, che porterà a una riduzione del debito pubblico attraverso un piano che sarà severo. Il problema non è Bruxelles. Questa situazione porterebbe e porterà ad una catastrofe economica. Non se ne rendono conto, non lo sanno o non lo vogliono dire gli uomini e le donne che sono al Governo. Se non si cambia, gli italiani pagheranno un prezzo amarissimo".
Tajani: 'Non alziamo la cortina fumogena nei confronti di Bruxelles'
L'attuale Presidente del Parlamento Europeo ha poi aggiunto: "Il problema non è il rapporto Roma-Bruxelles, il problema sono i contenuti della manovra di bilancio. Ha detto benissimo Berlusconi che anche se il medico è antipatico, non vuol dire che dica però una cosa non vera.
Moscovici e Juncker avranno anche sbagliato nelle loro dichiarazioni, ma questo non significa affatto che la manovra economica sia buona. Non alziamo la cortina fumogena nei confronti di Bruxelles, perché lo scontro con Bruxelles non può coprire i pessimi contenuti di una manovra che non porterà risultati positivi per il nostro Paese.
E' il Governo che deve capire. Se il Governo non capisce che deve cambiare la manovra, farà un danno enorme agli italiani. Mutui che aumenteranno, tasse che non diminuiranno, posti di lavoro che diminuiranno.
E sul Global Compact, il vicepresidente di Forza Italia ha affermato: "E' singolare che il Presidente del Consiglio dica una cosa e il vicepremier ne dica un'altra.
Il Governo così rasenta l'orlo del ridicolo. Tutte le posizioni sono legittime, ma un Governo non può avere un ventaglio di posizioni differenti. O si fa una cosa oppure se ne fa un'altra. Così si ridicolizza l'Italia. Non è una questione di maggioranza o di partiti. L'Italia rischia di fare una figuraccia perché non ha una posizione".