Nelle ultime ore le immagini televisive ritraenti Giulia Buongiorno che hanno fatto il giro del web sono quelle in cui il Ministro della Pubblica Amministrazione provava a replicare a un Massimo Cacciari infuriato per quanto stava accadendo in Italia con il mancato recupero dei 49 migranti sulle navi nel Mediterraneo e per il contenuto del Decreto Sicurezza, fortemente voluto dal Ministro dell'Interno Matteo Salvini. Nel corso di una nuova ospitata televisiva, sempre su La 7, il ministro Bongiorno ha regalato interessanti spunti di riflessione attraverso la manifestazione del proprio pensiero rispetto allo scenario politico presente e futuro, italiano e non solo.
Bongiorno parla di violenza verbale
E' la trasmissione L'Aria che tira a ospitare stavolta il ministro.
"La sinistra - ha affermato - ha accettato in modo indiscriminato che arrivassero i migranti e si è creato il caos. Il fatto che Salvini stia creando una situazione di ordine sta innervosendo un po' tutti". Tornando su quanto avvenuto nel corso di Otto e mezzo, ha detto: "Cacciari è un filosofo, ha un po' la testa sulle nuvole. E' completamente slegato dalla realtà". La Bongiorno, sentendosi aggredita verbalmente, ha avuto modo di replicare in maniera piccata a quanto accaduto: "Chi si dice buono ha violenza verbale. Quella è violenza verbale".
Bongiorno loda Salvini
Tornando invece all'attualità, il ministro ha lodato il suo capo partito: "Se non ci fosse stato Salvini, già nei giorni scorsi tutti i migranti della Sea Wacth sarebbero sbarcati in Italia".
Quella del ministro Bongiorno è una vera e propria invettiva contro quello che sarebbe il buonismo della sinistra e di cui l'ex sindaco di Venezia sembra essere, almeno nelle sue idee, un valido esempio. "Questa sua filosofia radical chic - ha sottolineato la Bongiorno con riferimento al filosofo - in nome della quale siamo tutti buonissimi ha portato la sinistra a ridursi in ginocchio.
Se ci fossimo abbandonati a quella lacrimuccia e a quella sua invettiva sarebbero tutti qui. Sono contenta che è stata archiviata l'epoca dei radical chic alla Cacciari". L'invito è quello di non abbandonarsi a quella che lei stessa definisce "lacrimuccia" dell'ex sindaco di Venezia, vista la necessità riportare l'ordine dopo quella che, a suo giudizio, sarebbe stata una politica troppo permissiva sull'immigrazione da parte della sinistra.