Con una dichiarazione su Twitter Matteo Renzi si è espresso sulla votazione alla quale saranno chiamati i membri del Senato della Repubblica per autorizzare o meno il tribunale dei Ministri a processare Matteo Salvini per il caso Diciotti.

Come molti ricorderanno, pochi giorni fa il tribunale dei ministri di Catania ha ribaltato il giudizio precedentemente preso dalla Procura etnea e chiesto l'autorizzazione a procedere contro il vice presidente del Consiglio leghista per il caso della nave Ong. L'accusa, nei suoi confronti, è pesante: sequestro di persona aggravato.

Renzi voterà a favore della richiesta di autorizzazione a procedere

La documentazione inerente alla richiesta di autorizzazione è arrivata in mattinata a tutti i senatori e Renzi è stato il primo, tra i membri del partito democratico, ad esternare la propria intenzione di voto. Tramite un post trasmesso sui suoi canali social l'ex presidente del consiglio ha scritto di aver letto le carte con molta attenzione.

In maniera diretta, come suo costume, ha quindi dichiarato di votare a favore del rinvio a giudizio per il Vice presidente del Consiglio. Adesso occorrerà comprendere quale sarà la linea che vorranno tenere gli altri senatori del partito Democratico.

La prima parola spetta alla Giunta per le autorizzazioni

La legge ed il regolamento del senato prevedono che la prima parola spetti alla Giunta per le Autorizzazioni a procedere, presieduta dal Senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, e composta da 23 membri di ogni partito in misura proporzionale ai rispettivi gruppi parlamentari.

Se il voto della commissione, previsto per il prossimo 30 gennaio, dovesse essere favorevole, la parola finale spetterà alla decisione dell'aula. Al momento fra i membri della commissione, Salvini può contare solo su 9 voti, quelli dei componenti appartenenti ai gruppi della Lega, di Fratelli d'Italia e di Forza Italia.

I commissari del Movimento Cinquestelle, nonostante le parole di solidarietà a Salvini voteranno a favore, mentre i quattro esponenti del PD (Francesco Bonifazi, Anna Rossomando, Nadia Ginetti e Giuseppe Cucca) hanno dichiarato di esprimersi solo dopo aver letto attentamente la documentazione.

Anche i membri in rappresentanza dei gruppi minori non si sono ancora espressi, a cominciare dall'ex Presidente del Senato Pietro Grasso e dall'esponente del Sudtiroler Volkspartei Meinhard Durnwalder che votò contro l'insediamento del governo ma successivamente approvò la manovra per il 2019.