Durante la puntata di Otto e mezzo di martedì 8 gennaio il prof. Cacciari si è lasciato andare a urla, tanto che la conduttrice Lilli Gruber ha dovuto insistere per riportare la calma. Tra gli ospiti della trasmissioni erano presenti il ministro Giulia Bongiorno e appunto il prof. Cacciari: i due stavano parlando delle navi Sea Watch e Sea Eye, bloccate in mare al largo di Malta con a bordo 49 migranti, quando la discussione è sfociata in una lite che ha visto l'ex sindaco di Venezia molto arrabbiato.

Otto e mezzo, alterco tra Cacciari e il ministro Bongiorno

Il dibattito tra il ministro e Cacciari è partito parlando del decreto sicurezza, legge che il professore definisce ostile. Giulia Bongiorno, una volta terminato di spiegare gli effetti della nuova legge sulla sicurezza, ha spiegato che i diritti dei richiedenti asilo non vengono meno, se non per l'iscrizione all'anagrafe. "Professore - chiede il ministro - quale diritto viene meno con il decreto Salvini?"

Il filosofo, a questo punto, si lascia andare a una feroce invettiva sui migranti al largo di Malta: "Esiste un sovra-ordinamento che stabilisce i principi fondamentali delle comunità, secondo il quale non si possono lasciare in mare 50 persone senza farle sbarcare.

È la legge di Creonte" ha enunciato Cacciari, ovvero "la legge che mi impedisce di seppellire mio fratello" ha detto rivolgendosi al ministro Bongiorno. Per il filosofo il governo italiano non sta violando solo la legge, ma anche "la giustizia", considerato un principio fondamentale della cultura europea: "È una vergogna" conclude Cacciari.

Le urla proseguono, tanto che la Gruber è costretta a riportare la calma senza ottenere risposte da Cacciari.

La ministra del governo gialloverde, rispondendo alla dura critica del professore, chiede: "Ciò che dice non attiene al decreto Salvini. Lei è in grado o meno di nominarmi la norma a cui si sta riferendo?". Qualche minuto prima di questo alterco, Cacciari aveva annunciato di voler far ricorso alla Corte Costituzionale per avere un giudizio in merito al decreto Salvini.

La Bongiorno difende il decreto Sicurezza

Cacciari però insiste e dichiara che "la logica delle leggi che si applicano comunque è tremenda ed è una base del diritto che ha portato alle massime sciagure. E io a quella legge non obbedisco". La Bongiorno, preso atto della posizione del professore, ha affermato: "È fuorviante ed erroneo equiparare le leggi razziali al decreto Sicurezza, se lo studiamo è un decreto che fa ordine. Ma se arriviamo all'idea che se non ci piacciono le leggi non si applicano, avremo violenza e caos".