Salvini è finito nuovamente nel mirino polemico dell'autore di Gomorra, Roberto Saviano. A far riesplodere un confronto, a dire il vero mai sopito, è la vicenda della nave Sea Watch che, da giorni ormai, è attraccata davanti alle coste maltesi in attesa di poter far scendere i 49 migranti che si trovano a bordo.

Contro la scelta, fortemente sostenuta da Salvini di non aprire i porti italiani, si è scagliato ieri pomeriggio, con un video dai toni molto duri, Roberto Saviano.

'Salvini smettila di fare il pagliaccio'

Con queste parole molto forti, Roberto Saviano si è scagliato contro Matteo Salvini, reo, a suo modo di vedere, di 'giocare sulla pelle dei migranti'.

Secondo lo scrittore napoletano infatti, non sarebbe vero che i porti italiani sarebbero chiusi. Anzi. Numeri alla mano Saviano avrebbe dimostrato che in realtà, gli sbarchi da imbarcazioni che trasportano i migranti soccorsi non si sarebbero mai interrotti.

Da qui la pesante accusa rivolta e reiterata più volte nel corso del suo video messaggio, all'indirizzo di Salvini.

Salvini non arretra sulla Sea Watch

E poche ore dopo dalla diffusione del video di Saviano, per Salvini si apriva un altro fronte caldo sempre sul tema migranti. Questa volta tutto interno al Governo. Mentre il vicepresidente Salvini confermava la propria fermezza nell'opporsi allo sbarco in un porto italiano della Sea Watch, l'altro vicepremier, Di Maio, apriva alla possibilità di far scendere donne e bambini.

Il duro confronto, apertosi in questi giorni sul decreto sicurezza, deve aver contribuito a spingere il leader cinquestelle a mostrare toni piu concilianti su un tema che, salvo sorprese, sembra destinato ad essere il vero centro dell'agenda delle prossime elezioni europee.

Salvini 'Basta ricatti'

Di fronte all'ennesimo distinguo di un membro del Governo sulle sue posizioni - di qualche giorno fa l'apertura del premier Conte ai sindaci sul decreto sicurezza - è arrivata immediata la replica a Di Maio di Salvini.

Facebook lo strumento scelto. Il capo del Viminale, come era ovvio non cede e rilancia: 'il traffico di essere umani va fermato'.

E pur ammettendo che viveri e medicinali possano essere portati a bordo conclude riaffermando un principio caro al Ministro Salvini: 'meno partenze meno morti'. In Europa intanto, il confronto sul ricollocamento dei migranti resta il vero tema inevaso, su cui sia Di Maio che Salvini, al netto delle differenziazioni espresse in queste ore, sembrano intenzionati a voler trovare sponde finora rimaste senza veri interlocutori.