Il Festival di Sanremo non è solo una gara canora. Da tempo diventa un contenitore di musica, attorno a cui si annidano e si sviluppano una serie di dibattiti che sfiorano e a volte coinvolgono in maniera diretta persino gli ambienti politici. L'edizione 2019 è ancora lontana dall'essere iniziata, ma le dichiarazioni del direttore artistico Claudio Baglioni sulle strategie messe in atto dal governo sull'immigrazione e sulla mancata accoglienza nei porti italiani delle Ong hanno già fatto fatto molto rumore. Il cantautore aveva parlato di "paese incattivito e misure politiche non all'altezza".
A quel punto si è scatenato un effetto domino che ha portato a esprimersi sulla vicenda prima il ministro dell'Interno Matteo Salvini e poi una serie di artisti e cantanti legati a Sanremo o comunque al mondo della musica.
Si legge governo, si scrive Salvini
L'attuale governo in carica come si sa è composto da due anime: quelle del Movimento Cinque Stelle e della Lega. Non serve un indovino per certificare che le frecciate rivolte alle politiche sull'immigrazione riguardano direttamente Matteo Salvini che, sentendosi chiamato in causa, non ha avuto particolari remore nel rispondere a tono con un tweet piuttosto polemico nei confronti di Baglioni, corredato di un "canta che ti passa" e un invito ad occuparsi di temi che siano legati alle sue competenze che non sono né governative e nemmeno legate alla sicurezza dei cittadini italiani.
Inevitabile, a quel punto, lo scatenarsi di un dibattito che, passo dopo passo, ha coinvolto tanti artisti tra cui il leader dei Negramaro Giuliano Sangiorgi, Fiorella Mannoia, Emma Marrone e Daniele Silvestri.
Pensieri espressi attraverso i social e non solo
Giuliano Sangiorgi ha inteso sottolineare come, non solo lui sia con Baglioni, ma anche il principio per il quale i cantanti hanno "un'anima, un cuore e un pensiero" a differenza di persone che fanno politica e che dovrebbero averne, ma che invece non sanno cosa sia.
Una sorta di replica neanche troppo velata al ministro dell'Interno, soprattutto quando sottolinea di non essere un "jukebox" o un mero cantante come Salvini tenderebbe a minimizzare commentando il pensiero dei colleghi.Sulla stessa scia Emma Marrone che, ospite di Propaganda su La 7, ha rivendicato la libertà degli artisti ad esprimere liberamente i propri personali pensieri.
Fiorella Mannoia, su Twitter, evidenzia come Baglioni non abbia detto nulla di male e che si sia reso protagonista solo di considerazioni di buonsenso. Sulla stessa scia Daniele Silvestri che si è definito come facente parte di una schiera sovversiva di cantanti che credono di poter esprimere delle opinioni. "Condivido - ha detto in un'intervista a Repubblica - anche il contenuto delle parole di Claudio".