Matteo Salvini, senza ombra di dubbio, può essere considerato un politico di successo. E' riuscito a riprendere una Lega in caduta libera e a portarla a livelli dove non era mai arrivata. Non è un caso, ad esempio, che la sua ospitata a Porta a Porta abbia portato Rai Uno a raggiungere elevatissimi livelli di share. E' un personaggio che ha costruito buona parte del suo consenso anche attraverso un'oculata e moderna gestione della comunicazione attraverso i social, al punto che c'è chi, come Renzi, lo considera più un influencer che un esponente della vita politica.
C'è, però, anche chi prova a sfidarlo sul suo stesso terreno: attraverso un video sarcastico pubblicato dalla pagina Facebook dell' educAttore Michele Dotti
Porti chiusi: diventa un tormentone
Il dibattito politico è stato infiammato, nelle ultime settimane, dalla polemica legata ai porti chiusi. Salvini non ha indietreggiato di un millimetro rispetto all'idea di tenere le infrastrutture portuali chiuse alle Ong che si pongono l'obiettivo di recuperare migranti nel Mediterraneo. Una missione umanitaria per molti, un qualcosa che cela interessi specifici secondo il capo del Viminale che, senza giri di parole, invita queste imbarcazioni a trovare altri luoghi dove sbarcare. Il risultato è che, molto spesso, come nel caso della Sea Watch e della Sea Eye, si trovino a vagare per giorni nel Mediterraneo a causa di un'Europa che, in molti casi, si gira dall'altro lato.
L'idea che a bordo di quelle navi possano esserci uomini disperati, insieme a donne e bambini, fa muovere alcune coscienze italiane che spingono affinché venga praticata l'accoglienza. E c'è anche chi si chiede cosa sia davvero cambiato in Italia da quando i porti sono chiusi. Il video diffuso da Michele Dotti e che coinvolge, tra gli altri Giobbe Covatta e Jacopo Fo, si pone esattamente questo obiettivo.
Dissenso mascherato da ironia
Il video, utilizzando l'ironia, si pone l'obiettivo di prendere in giro quella che, fino ad ora, è stata la propaganda di Matteo Salvini e della Lega. L'obiettivo è sottolineare come la chiusura dei porti abbia al momento generato dei cambiamenti che vengono ingigantiti dai protagonisti, ma che in realtà rappresentano variazioni piuttosto effimere o inesistenti della quotidianità. Il video, tuttavia, al momento ha già ottenuto centinaia di condivisioni che sembrano destinate ad aumentare.