In occasione della puntata di questo martedì 22 gennaio nella trasmissione "Un giorno da pecora" di Radio Uno è intervenuto il noto cantautore Roberto Vecchioni il quale si è soffermato anche su numerosi aspetti dell'attualità Politica. Vediamo le parti salienti di quello che ha detto.

Roberto Vecchioni: 'Sono da sempre di sinistra, ma ora ci sono troppi gruppetti: l'idea di Calenda è bella'

Roberto Vecchioni è stato stimolato a parlare di politica, vista la presenza in collegamento con la stessa trasmissione anche di Carlo Calenda, riguardo al quale ha detto: "Lo ammetto, Calenda è il mio leader preferito.

E' intelligente e capace. Sa costruire discorsi che erano di destra e riesce a farli centrare con la centrare. Ha tantissime qualità per il futuro".

Poi il cantautore milanese ha proseguito: "Io sono sempre stato di sinistra e sono rimasto lì, la sinistra se ne è andata da un altra parte: è andata verso il centro e verso destra, insomma poco a sinistra. Ci sono troppi gruppetti e gruppuscoli. Però l'idea di Calenda è bella. E' difficile che arrivino al 30% ma io lo voterei".

Da Vecchioni anche una definizione inedita per la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: "E' popolaresca e popolareggiante, la vedo come una che porta la lattuga sotto il braccio e va in giro per gli orti, quindi la vedo come un soggetto popolare della rivoluzione francese".

Vecchioni parla di Salvini, Renzi e Berlusconi

Il cantautore è poi stato messo da parte dei conduttori a scegliere fra Berlusconi e Salvini, rispondendo: "Ma come si fa a fare una classifica fra Berlusconi e Salvini? La classifica semmai si fa sugli italiani. Gli italiani vogliono solo due cose: che non gli si rompano i co****ni e poi vogliono lavorare con poca fatica, giustamente Salvini e Di Maio gli hanno dato queste cose".

A Vecchioni è poi stato fatto ascoltare un audio nel quale Matteo Salvini cantava la sua canzone "Luci a San Siro" e posto davanti a un giudizio, ha detto: "Non mi piace dare voti ai politici, ma credo che sia meglio come cantante (...) Salvini ha un modo di pensare e vivere la vita che non mi appartiene, che non è mia, non ci sguazzo dentro e nemmeno la sfioro, quindi non mi interessa.

Capisco come lui interpreti il suo modo di fare, lo fa al massimo: lui non ha mezze misure. (...) Ha un modo di comunicare direttissimo, si basa su cose facili che non hanno bisogno di ragionamenti. In questo Matteo Renzi era diverso, era più moderato. Berlusconi invece è un'icona universale del Novecento e del Duemila, non possiamo metterlo in un cassetto dei buoni e dei cattivi".