'È una carica bellissima, Voglio portare un sorriso; le commissioni sono fatte di persone plurilaureate, ma io voglio portare un sorriso ovunque. Il mio sogno è di vedere sorridere anche mentre si fa Politica', ha commentato così l’attore 82enne Lino Banfi la notizia della sua nomina a rappresentare il governo italiano all'interno della commissione Unesco, attualmente presieduta da Franco Bernabè. L’annuncio arriva a sorpresa dal vicepremier Luigi Di Maio durante l’evento del M5S sul reddito di cittadinanza, dove Banfi era stato invitato come ospite d’onore.

Banfi farà parte della commissione dell'Unesco

L'obiettivo della Commissione dell'Unesco, i cui membri vengono in parte nominati dal governo, è quello di favorire la promozione, il collegamento, l'informazione, la consultazione e l’esecuzione dei programmi Unesco in Italia, come si legge sul sito ufficiale.

La Commissione è in grado di operare tramite l'Assemblea che, in stretto contatto con la Rappresentanza Diplomatica Permanente d'Italia presso l'Unesco, ne fissa le strategie generali e il Consiglio Direttivo, organo di governo della commissione stessa.

'Abbiamo individuato Lino Banfi perché rappresenti l’Italia nella commissione italiana per l’Unesco', queste le parole usate da Di Maio durante la conferenza.

La notizia della presenza di Lino Banfi nella commissione Unesco non è passata inosservata. La prima reazione a caldo arriva dal ministro degli interni Matteo Salvini che commenta ironicamente durante una diretta Facebook: 'Lino Banfi ambasciatore all’Unesco? Va bene? E Jerry Calà, Renato Pozzetto, Umberto Smaila? Scherzi a parte, sorridiamo che l’Italia è così bella che chiunque la può difendere, apprezzare e valorizzare'.

Anche Orfini scettico su questa decisione

Immediata anche la reazione dell'opposizione e, in particolare, del deputato Matteo Orfini che scrive su Twitter: 'Uno schiaffo al merito e alla competenza che non fa sorridere per niente e che umilia chi fa sacrifici ogni giorno per studiare'.

Una presenza inadatta, dunque, secondo Salvini e Orfini, visto che tra i compiti della commissione c'è anche quello di collaborare con gli organi competenti per mettere in atto le decisioni che vengono prese alla conferenza generale dell'Unesco (che si svolge ogni due anni a Parigi) e di esprimere, su richiesta del Ministro degli Affari Esteri, pareri e suggerimenti riguardo agli aspetti educativi, scientifici e culturali dei progetti da realizzare.