Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Tirana contro l'attuale governo, guidato dal socialista Edi Rama, accusato di inefficienza e corruzione. All’appello contro Rama, lanciato dal Partito Democratico (Pd), forza Politica espressione del centro destra, hanno risposto decine di migliaia di cittadini albanesi.

L'opposizione, sotto la spinta del Pd, chiede le dimissioni immediate del premier, salito al potere nel 2013 e di tutti i ministri e di andare subito a nuove elezioni.

La protesta è rapidamente degenerata in violenti scontri con le forze dell'ordine, dopo che un gruppo di dimostranti ha tentato di sfondare i cordoni della polizia per fare irruzione nel palazzo del governo.

Circa una decina di manifestanti sono riusciti a salire fino al primo piano dell'edificio, mentre il resto protestava occupando la piazza della capitale albanese.

Contro i numerosi agenti, schierati a protezione della sede dell'esecutivo, sono stati lanciati sassi e fumogeni. Le forze della Guardia Repubblicana non hanno reagito caricando i manifestanti ma si sono invece limitate a contenerne l'azione rispondendo con lacrimogeni e idranti. Il bilancio degli scontri è di otto feriti, sei tra i manifestanti e due tra i poliziotti.

L'allarme per una possibile degenerazione violenta della protesta era già stato lanciato nei giorni scorsi dalle forze dell'ordine. Il premier Rama, bersaglio delle contestazioni, aveva annunciato la sua assenza oggi da Tirana perché impegnato in un incontro con la popolazione a Valona.

Protestano sia centro-destra che centro-sinistra

Sono cinque i partiti di centro-destra e centro-sinistra che accusano il premier Rama di collusione con il crimine organizzato e di aver trasformato l'Albania in un Paese dove regnano corruzione e miseria.

Lulzim Basha, leader del Partito democratico, in un'intervista all'Associeted Press, ha spiegato le ragioni della protesta: l'opposizione chiede le dimissioni del governo e la creazione di un esecutivo di transizione che traghetti il Paese verso le elezioni anticipate.

Secondo Basha in Albania serve ricostruire la democrazia, attraverso un Parlamento che sia scelto dal popolo e non come ora, frutto di corruzione e di minacce di criminali. La protesta continuerà fino a quando l'attuale governo non si dimetterà, ha detto ancora il leader dell'opposizione, anche se per ora, di comune accordo con il capogruppo dell'altro partito all'opposizione Monika Kryemadhi (Smi - Movimento Socialista per l'Integrazione) la manifestazione è stata sospesa a seguito degli scontri.

USA ed Unione Europea condannano l'escalation violenta della protesta

L'Unione Europea e gli USA hanno invitato i manifestanti a mantenere la protesta pacifica. La delegazione dell’Unione Europea a Tirana e le ambasciate dei Paesi Ue hanno espresso una dura condanna verso gli atti di violenza che si sono verificati oggi durante la protesta in piazza. Si schiera contro la degenerazione violenta della protesta e gli atti vandalici verificatesi durante la manifestazione anche l'ambasciata statunitense a Tirana.

Intanto Lulzim Basha ha dichiarato che decideranno i cittadini se e quando si concluderà la protesta. La prossima mobilitazione è stata già fissata per giovedì 21 febbraio.