La politica non è una scienza esatta. Persino i numeri, a volte, vengono letti in maniera differente, a seconda di quello che è il punto di vista. Accade poi che lo stesso fatto possa essere analizzato sotto varie chiavi di lettura. E' accaduto, ad esempio, che il Presidente del Consiglio italiano abbia subito un attacco netto da parte di un parlamentare belga di nome Verhofstadt che, senza troppi problemi, lo abbia definito il burattino di Lega e Movimento Cinque Stelle. Un'accusa grave perché lede quasi alla dignità umana del primo ministro italiano e che, per qualcuno, offende anche il popolo italiano, considerato che si tratta di una persona scelta dai due maggiori politici del Paese.

L'effetto domino di un evento così significativo è che, nella stessa Italia, si levino più espressioni di pensiero. E alcune, come nel caso di Calenda e considerata la provenienza politica, risultano sorprendenti.

L'indignazione di Salvini

Chi, naturalmente, si schiera dalla parte di Giuseppe Conte sono gli esponenti di Lega e Movimento Cinque Stelle. Non a caso Matteo Salvini e Luigi Di Maio, da tempo, sostengano che questi mesi siano il canto del cigno di quella politica europea di cui Verhofstadt farebbe parte. Le opposizioni, in alcuni casi, raccontano come le accuse a Conte rappresentino l'ennesima certificazione del fatto che l'Italia sia guidata da un esecutivo che gode di scarsa autorevolezza in Europa.

Pur essendo un contestatore del Movimento Cinque Stelle e della Lega, invece, Carlo Calenda ha scelto Twitter per manifestare il proprio disgusto rispetto a quanto è accaduto.

Calenda parla anche di gastrite per aver difeso Conte

Carlo Calenda rispondendo ad Alessia Morani, sempre del Pd, che accusa Conte di scarsa autorevolezza e di umiliazione subita, a sorpresa prende le difese del premier, con un presupposto, però, chiaro.

"A me - replica - che qualcuno dia del burattino in una sede istituzionale internazionale al Presidente del Consiglio del mio paese mi fa notevolmente inc*****e. Comunque la si pensi". Parole che, però, sono corredate in maniera scherzosa in altri tweet in cui racconta di aver dovuto fare i conti con la gastrite nata per aver preso, in un certo senso, le difese di chi rappresenta un governo che, con buona probabilità, è lontano dalle sue idee politiche. Continua, dunque, Calenda a rappresentare una voce dal coro rispetto a molti di un Partito Democratico di cui, pur facendone parte, non condivide molte logiche.