Matteo Salvini, da quando è diventato ministro dell'Interno, è stato più volte al centro delle polemiche per la sua abitudine di andare in giro vestendo le divise delle forze dell'Ordine. Per qualcuno si è trattato di un abuso, per altri, come un sindacato dei Vigili del Fuoco, è stato necessario addirittura denunciare il leader del Viminale per porto abusivo di divisa. C'è poi chi, come Roberto Saviano, si è spinto fino a paragonare il leader della Lega a Gheddafi o Fidel Castro, denunciando come l'abitudine fosse tipica dei dittatori per influenzare gli uomini a disposizioni dello Stato.

Chi, invece, sembra stare su una lunghezza d'onda diversa è il capo della Polizia che ha parlato a Genova, a margine dell'intitolazione della nuova sala conferenze della Questura intitolata al commissario capo Esposito, ucciso dalla Brigate Rosse.

Sicurezza fa rima con Polizia

Matteo Salvini ha spesso parlato di "sicurezza". Un'idea che ben si sposa con il proposito di aumentare le risorse umane a favore delle forze dell'ordine, per le quali manifesta sempre vicinanza, anche quando l'attualità lo pone di fronte a casi spinosi. Ed è sulla base di questi principi che, secondo quanto da lui stesso dichiarato, ogni volta che può indossa un capo che fa riferimento a chi, sul territorio, si occupa della sicurezza dei cittadini italiani.

Una vicinanza che, stando a quanto dichiarato dal capo della Polizia Franco Gabrielli, parrebbe anche gradita da alcuni.

Gabrielli apprezza la vicinanza di Salvini

"Io credo - ha dichiarato Gabrielli si sia fatto un caso su una vicenda nella quale e per la quale si sono anche attribuiti significati che, dal mio punto di vista, ho difficoltà a riscontrare".

A precisa domanda sul suo punto di vista in merito alla scelta di Salvini di indossare le divise, il capo della Polizia sembra accodarsi a quello che è il pensiero del ministro e non di quelli che, invece, demonizzano quanto fatto dal leader della Lega. "In uno stato democratico il ministro dell'Interno è l'unica autorità di pubblica sicurezza". "Io - prosegue - so perché di questo ne abbiamo parlato con il ministro che lui lo fa come un gesto di attenzione, come un voler sentirsi parte di un'istituzione che, fino a prova contraria, rappresenta a tutti gli effetti.

Il capo della Polizia ha il comando degli uomini, ma rispetta le direttive che il ministro gli dà". Infine cita anche chi tira in ballo il codice penale rispetto ad una condotta che violerebbe la legge, ma Gabrielli è sicuro e manifesta il suo punto di vista manifestando un'interrogativa retorica sulla base di quanto scritto nel codice penale: "Come può un ministro dell'Interno generare confusione rispetto al fatto che è il vertice delle Forze di Polizia?".