Con un post sui suoi profili social network (Facebook e Twitter), l’ex presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, ha criticato pesantemente il ministro del lavoro Luigi Di Maio nonché il Movimento 5 Stelle dopo la votazione che si è tenuta ieri sulla piattaforma Rousseau, riguardo l’autorizzazione a procedere nei confronti del vicepremier leghista Matteo Salvini.

Nella giornata di ieri infatti gli attivisti del Movimento 5 Stelle sul sito web Rousseau, attraverso il voto democratico, hanno impedito di fatto che il vicepremier leghista finisse sotto processo per sequestro di persona sul caso Diciotti.

Infatti, dal momento che il sì ha prevalso sul no, gli iscritti alla Piattaforma Rousseau hanno decretato che il ministro dell’interno Salvini, sul caso Diciotti, agì salvaguardando eminentemente l’interesse nazionale, e non per concretizzare scopi e/o finalità personali.

Boldrini: ‘Hanno lasciato la guida del governo nelle mani di Salvini’

Ebbene, a detta invece della deputata di Liberi e Uguali, i fatti precisamente non starebbero proprio così. Secondo Laura Boldrini, sin dal principio di questa legislatura, i pentastellati, consapevolmente o inconsapevolmente, avrebbero delegato interamente la guida dell’esecutivo gialloverde nelle mani dei leghisti, pur avendo conseguito alle elezioni politiche del 4 marzo 2018, il doppio dei voti riportati da Matteo Salvini.

Per l’ex presidente della Camera, i grillini per anni sono andati in tutte le piazze italiane, sbandierando le tanto agognate ed auspicate 'onestà' e 'trasparenza', ma, stando a ciò che è avvenuto negli ultimi mesi, i grillini avrebbero dato la chiara dimostrazione di essere disposti anche a vendere l’anima al segretario del Carroccio, pur di rimanere attaccati alla poltrona e pur di mantenere il potere.

‘La storia del M5S alla guida del Paese è ingloriosa’

Infatti Laura Boldrini sul suo profilo Facebook ha scritto: “Poi (i grillini, ndr), dopo aver gridato per anni ‘onestà’, per Salvini hanno venduto pure l’anima, salvandolo dal processo”.

Infine l’ex Presidente della Camera ha attaccato anche l’atteggiamento piuttosto passivo del capo pentastellato Luigi Di Maio, dichiarando che la storia governativa del Movimento 5 Stelle sarebbe ingloriosa almeno quanto l’attaccamento alla poltrona che sta dimostrando il ministro del lavoro e il vicepremier Di Maio.