Il congresso mondiale delle famiglie sarà inaugurato a Verona il 29 marzo da Brian Brown e Allan Carlson: entrambi fanno parte del Wcf come presidente e segretario internazionale. Non si sa ancora come apriranno il Congresso ma sappiamo che i temi a cui si concentra la Wcf che loro hanno contribuito a fondare sono l'opposizione ai matrimoni omosessuali, la pornografia e l'aborto.
I temi che verranno affrontati al congresso
Ancora non si sa bene quali saranno i temi che verranno affrontati, infatti gli organizzatori del Congresso dicono di aspettare l'evento per sapere quali argomenti verranno discussi.
Però per saperne di più basterebbe fare una ricerca e controllare quali punti erano stati affrontati durante il primo congresso delle famiglie che si era tenuto a Praga nel 1997 per capire che i temi che saranno discussi saranno quasi gli stessi.
Quello che sappiamo e che dal 29 marzo al 31 marzo si parlerà di bellezza del matrimonio e dei diritti dei bambini, della donna e della tutela giuridica della vita e della famiglia e delle politiche aziendali della famiglia e per la natalità.
Alcuni degli ospiti dell'evento
Nella giornata di apertura del Congresso delle famiglie a Verona il 29 marzo ci sarà Igor Dondon presidente moldavo che nel 2018 aveva ospitato il congresso prima che la Corte Costituzionale lo sospese dalla sua carica di Presidente perché non aveva firmato le leggi approvate dal Parlamento.
Poi interverranno Katalin Novàk ministra ungherese della famiglia insieme a Alexey Komov ambasciatore russo del WCF e Dmitri Smirnov arciprete ortodosso russo. Al congresso ci sarà anche il nostro ministro della famiglia Lorenzo Fontana colui che ha voluto organizzare questo congresso insieme al vice premier Matteo Salvini che esporrà la sua relazione dopo l'intervento del ministro dell'istruzione Marco Bussetti e del fondatore del Family Day Massimo Gandolfini.
Interverrà sabato al congresso anche Giorgia Meloni. Sempre sabato ci sarà un intera discussione che sarà affrontata dall'attivista nigeriana Theresa Okafor e sul suo intervento si è molto discusso perché nel 2014 aveva proposto una legge che criminalizzava le unioni tra coppie omosessuali. Gli organizzatori italiani dell'evento Antonio Brandi e Jacobo Cogne considerano diffamanti tali accuse e inoltre non sono stati in grado di spiegare come cercare di conciliare il pensiero del congresso italiano con quello degli Stati Uniti che tra i temi più discussi vi è la lotta contro i matrimoni omosessuali. In più affermano che a causa delle polemiche si è innescato un clima di odio su questo congresso.