Nella puntata di Fuori dal coro, andata in onda il 20 marzo scorso e condivisa soltanto poche ore fa su Facebook da Matteo Salvini (guarda il video qui sotto), il conduttore mario giordano sostiene che a finanziare la nave Mare Jonio della ong Mediterranea siano stati anche Nichi Vendola e alcuni parlamentari di LeU-SI, il partito di Laura Boldrini. A dire la verità, ad elargire un finanziamento da 460mila euro a quella che il capo missione Luca Casarini ha definito una “piattaforma sociale”, non una ong, è stata Banca Etica, a fronte però di garanzie personali fornite da Vendola e dai parlamentari Nicola Fratoianni, Erasmo Palazzotto e Rossella Muroni.
La prova inconfutabile, secondo Giordano, che quella di Casarini & co. sia stata niente altro che una “operazione politica”.
Mario Giordano: ‘Quella di Mediterranea è una operazione politica’
“I fratelli migranti servono a Casarini anche per fare l’ultima operazione politica - attacca Mario Giordano - Infatti questa nave, Mare Jonio della ong Mediterranea, è proprio stata battezzata la nave anti Salvini. Sono mesi che sta girando il Mediterraneo cercando proprio l’occasione per far esplodere il caso. Perché questa non è neanche una vera e propria ong. Casarini l’ha definita una piattaforma sociale - spiega il giornalista fuori dal coro - cioè una operazione politica. E infatti chi ha finanziato questa nave?
L’Arci nazionale, il leader di sinistra Nichi Vendola, ex governatore della Puglia, tre parlamentari di Liberi e Uguali, il partito della Boldrini. Quindi è una operazione politica. E qual è secondo voi l’obiettivo di questa operazione? Perché quando prendono gli immigrati vanno diretti verso l’Italia? Perché non gli interessano gli immigrati, o come diceva Casarini ‘questi ca… di immigrati’.
Gli interessa l’operazione politica. Perché, che cosa sta succedendo in Italia?”
‘Le ong favoriscono i trafficanti’
Mario Giordano è ormai inarrestabile, come spesso gli capita tra l’altro, quando, su sua richiesta, appare in studio il cartello con i dati degli sbarchi di immigrati nel nostro Paese negli ultimi tre anni. “Il vero problema è che dal 1° gennaio al 19 marzo sono sbarcati in Italia 348 immigrati - prosegue Giordano - contro i 6.161 dello stesso periodo dell’anno scorso e i 16.238 del 2017.
Perché gli sbarchi sono calati del 98-99%. È questo che non va bene, è per questo che si fa questa operazione. Calando gli sbarchi, però, sono calati anche i morti, perché nel 2018 sono stati 854 in meno rispetto al 2017. E in questi primi tre mesi del 2019 in mare è stato recuperato un solo cadavere. Allora, si sta cercando di rompere questo blocco degli sbarchi, si usa questa operazione per cercare di forzare, ma questo rischia di ridare vita ai trafficanti che sulle ong sperano di lucrarci perché, secondo una relazione dei servizi segreti, ‘la diminuzione degli sbarchi si deve anche alla drastica riduzione delle navi ong che, di fatto, ha privato i trafficanti della possibilità di sfruttare le attività umanitarie ricorrendo a naviglio fatiscente e a basso costo’.
Cioè questo vuol dire - conclude il conduttore di Fuori dal coro - che quando ci sono le navi delle ong al largo della Libia i trafficanti le sfruttano. Quindi le ong, consapevoli o inconsapevoli, favoriscono i trafficanti”.