Nella puntata di Piazzapulita andata in onda su La7 giovedì 7 marzo si parla di migranti. Il conduttore Corrado Formigli presenta un reportage esclusivo sulle condizioni disumane dei lager libici. I vari ospiti che si alternano in studio commentano le immagini indubbiamente toccanti. Ma è quando gad lerner collega la questione immigrazione con il nome di George Soros che l’attenzione mediatica e dei social network si accende. Secondo Lerner, infatti, il finanziere ungherese, ebreo come lui, dovrebbe essere ringraziato persino con un “viva” per quello che fa.

Pur essendo un “ricco finanziere speculatore”, come ammesso dallo stesso giornalista, Soros avrebbe fatto bene a decidere di investire parte delle sue fortune per finanziare le Ong, oppure per promuovere l’integrazione dei rom. Parole che a molti sono sembrate quasi una provocazione nei confronti dei tanti detrattori di Lerner, i quali non perdono occasione per insultarlo sul web, soprattutto per la sua fede.

Lerner a Piazzapulita: ‘Mi piacerebbe approfittare per dire viva Soros’

Nello studio di Piazzapulita Gad Lerner, dopo aver visto il servizio sui campi di detenzione per migranti in Libia, prova ad allargare il discorso ai temi del razzismo e della necessità dell’integrazione. “Arrivano a centinaia i commenti ‘sporco ebreo’, ‘ebreo di me...’, ‘sionista’, ‘servo di Soros’”, racconta Lerner a Formigli facendo riferimento alla pioggia di insulti social che lo travolge quotidianamente.

Poi, quasi rapito dal nome di George Soros, appena pronunciato, il giornalista nativo di Beirut lancia un clamoroso appello: “Soros torna sempre, mi piacerebbe approfittare, se ne abbiamo un minuto, per dire viva Soros in televisione”.

‘George Soros ha speculato sulla Lira e fa bene a fare integrazione dei rom’

Quel viva, pronunciato davvero da Gad Lerner in diretta tv, suscita un velo di preoccupazione in Corrado Formigli, subito celato da un sorriso beffardo.

“Proviamo ad immaginare cosa succederà su Twitter, c’è da divertirsi”, sogghigna il padrone di casa di Piazzapulita. “Diranno appunto che mi paga - risponde allora prontamente e con orgoglio Lerner - Non lo conosco ma l’ho intervistato una volta. Di finanzieri speculatori ce ne sono a centinaia che si sono arricchiti”. Ma i giudizi sull’amico George rischiano a un certo punto di trasformarsi in un’arma formidabile per i suoi nemici.

Lui ha fatto lo speculatore sulla Lira e sulla Sterlina nel lontano 1992, lo hanno fatto in molti - ammette infatti Gad Lerner - È un ricco finanziere speculatore che, memore delle proprie origini, da bambino scampato ai nazisti e fuggito dall’invasione dell’Armata Rossa dei comunisti a Budapest, ha deciso che una parte dei miliardi che guadagna li investe nelle organizzazioni non governative, nel creare una bella università a Budapest, nel fare integrazione dei rom. Questo lo rende il mostro che tiene insieme la tecnofinanza, i tecnoburocrati e gli africani. Sarebbe, come dire, il fulcro di una tenaglia che stritola e depreda l’Italia, la Grande Proletaria alla quale dovremmo tutti quanti essere leali”.