Ma è proprio vero che, da quando i Paesi dell’Unione Europea (19 su 27 al momento) hanno adottato l’euro come nuova moneta, le persone hanno cominciato a lavorare di meno guadagnando però di più rispetto a quando circolavano le monete nazionali? Evidentemente no, almeno se si considera solo la situazione italiana, ma anche gli altri Paesi non se la passano meglio, tranne rari casi. A sostenere la tesi del ‘meno lavoro, più soldi’ con l’euro era stato, tra gli altri, Romano Prodi il quale, nel 1999, anno del debutto della moneta unica sui mercati finanziari, avrebbe dichiarato testualmente: “Con l’euro lavoreremo di meno guadagnando di più”.
Una tesi che, ancora oggi, suscita la reazione indignata di Diego Fusaro, il filosofo marxista e sovranista che accusa il Professore bolognese di aver sbagliato totalmente la sua “profezia” che si è rivelata falsa alla luce del fatto che, secondo Fusaro, sarebbe accaduto esattamente “l’opposto’.
Diego Fusaro all’attacco di Romano Prodi: ‘L’Ue è nata per distruggere le sovranità nazionali’
Per attaccare Romano Prodi, Diego Fusaro sceglie di pubblicare sul suo profilo Twitter una dichiarazione che l’ex leader del centrosinistra avrebbe rilasciato nel 1999, anno di nascita dell’euro sui mercati finanziari (sarebbe entrato in circolazione solo nel 2002). “Con l’euro lavoreremo un giorno in meno, guadagnando come se lavorassimo un giorno in più”, questa la dichiarazione attribuita a Prodi dalla stampa dell’epoca.
Parole che, se a quei tempi potevano suonare con un buon auspicio, oggi invece, alla prova dei fatti, appaiono quasi come una presa in giro. E naturalmente il filosofo sovranista non perde l’occasione per fare a pezzi quella che bolla come una “falsa profezia”. “È invece accaduto l’opposto”, scrive Fusaro su Twitter a commento delle dichiarazioni prodiane.
“Del resto - prosegue il giovane pensatore - l’Unione Europea è nata come rivolta liberista post 1989 per massacrare le classi più deboli. Per distruggere le sovranità nazionali e, con esse, le democrazie e le conquiste sociali”. Insomma, conclude Fusaro, “è stata la rivoluzione dell’élite finanziaria”.
‘Tav vittoria delle ragioni del capitale su quelle degli uomini’
Un giudizio spietato sia sulla vera natura dell’Ue, sia sul ruolo ricoperto da Romano Prodi e dagli altri burocrati ‘servi del capitale’ nel processo di introduzione dell’euro. Ma per Diego Fusaro il “trionfo del capitale” è rappresentato, oggi, anche dal Tav, il progetto su cui rischia addirittura di cadere il governo M5S-Lega che, in realtà, rappresenta solo il “tripudio della libera circolazione delle merci”. Insomma, come già accennato, il “trionfo del capitale a scorrimento illimitato e onnidirezionale. L’apoteosi del libero mercato a beneficio dei dominanti e delle merci. La vittoria delle ragioni del capitale su quelle degli uomini”.