Continua l'iter per l'approvazione della legge sulla legittima difesa: dopo il voto di ieri alla Camera, che ha visto passare i primi sei articoli del testo, oggi è prevista la discussione su dieci emendamenti e il voto finale per il passaggio al Senato per l'ok definitivo. Qui, la riforma troverebbe il voto di Forza Italia e Fratelli d'Italia, le altre due forze della coalizione di centrodestra, che hanno già annunciato il loro 'sì'.

I sei articoli

Di seguito i dettagli dei primi sei articoli approvati ieri alla Camera.

  • L'articolo 1 sancisce che 'la difesa è sempre legittima' e modifica il codice penale sul rapporto di proporzione tra offesa e difesa, disponendo la sua sussistenza in qualsiasi caso.
  • L'articolo 2 rivede l'eccesso colposo di legittima difesa, disponendo la non punibilità per chi si difende in 'stato di grave turbamento'.
  • L'articolo 3 prevede, in caso di condanna, la sospensione condizionale della pena subordinata al pagamento integrale dell'importo dovuto per il risarcimento del danno della persona offesa.
  • L'articolo 4 aumenta la pena per violazione di domicilio 'da uno a quattro anni' e 'da due a sei anni'
  • L'articolo 5 aumenta la pena per furto in abitazione 'da quattro a sette anni' e 'da cinque a dieci anni', in quest'ultimo caso con multa da 1.000 euro a 2.500.
  • L'articolo 6 inasprisce le misure contro i rapinatori.

Tra proteste e voti favorevoli

Il Movimento 5 Stelle ha registrato l'assenza di 32 deputati, che di fatto costituiscono la fronda più a sinistra dei grillini.

Tuttavia la maggioranza non sembra essere a rischio, anche in virtù dell'annuncio di Fi e FdI del voto favorevole alla riforma, vista dai banchi del centrodestra come una 'vera' legge di centrodestra. Contrario invece il Partito Democratico, che grida al pericolo connesso a questa legge, la quale trasformerebbe la giustizia in vendetta privata. In Aula, i deputati Pd hanno accusato la Lega di prova di forza nei confronti del M5S, affermando che questi ultimi, in passato, non sarebbero mai stati favorevoli a una legge di questo tipo; la discussione si è poi accesa con Fi, accusato anch'esso dagli stessi deputati dem di usare questo tema per richiamare la Lega all'alleanza presentata alle urne delle elezioni del 2018. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini è fiducioso circa l'approvazione della riforma, che avrà luogo entro il mese di marzo, come più volte promesso dal ministro nei mesi di governo.