Michele Santoro attacca a testa bassa Matteo Salvini e lo fa lanciando accuse pesantissime nei confronti del ministro dell’Interno. Il noto giornalista e conduttore televisivo, protagonista in passato di memorabili battaglie con politici del calibro di Silvio Berlusconi, stavolta ha preso di mira il leader della Lega sull’onda emozionale del caso della Mare Jonio, la nave della ong italiana capitanata da Luca Casarini, finita sotto sequestro dopo aver sbarcato il suo carico umano sulle coste italiane. Insomma, secondo Santoro, Salvini meriterebbe di essere addirittura “arrestato” perché rappresenta un vero e proprio “pericolo per la nostra democrazia”.

Un ministro che, invece di garantire la sicurezza degli italiani come prescrive il suo ruolo, fomenta una sorta di “guerra civile”.

L’editoriale di Santoro contro Matteo Salvini: ‘Arrestate lui’

Il corsivo al vetriolo contro Matteo Salvini, il vulcanico conduttore di programmi come Samarcanda, Il rosso e il nero e Moby Dick, solo per citarne alcuni, lo verga sul suo sito internet personale michelesantoro.it. Già dal titolo, conciso ma assai eloquente, si comprendono le intenzioni bellicose di Santoro: “Arrestate lui”. Dove per “lui”, come si scoprirà poche righe dopo, si intende proprio il leader del Carroccio. Michele Santoro inaugura il suo j’accuse confessando candidamente di vergognarsi, addirittura “di fronte al mondo civile”, sia di essere italiano che di avere un ministro dell’Interno come il succitato Salvini.

La prima colpa del leghista sarebbe quella di avere trasformato il ministero che presiede in una “agenzia di pubblicità” posta al servizio del suo partito, la Lega.

‘Ministro della guerra civile, la sua natura è eversiva’

Dopo un’introduzione del genere, nessuno si aspetta che Michele Santoro voglia sotterrare l’ascia di guerra nel resto dell’articolo.

E, infatti, l’anchorman salernitano prosegue sulla stessa falsariga, accusando Matteo Salvini di essere un ministro che fomenta la “guerra civile” in Italia, invece di garantire la sicurezza. Una delle sue colpe più gravi sarebbe poi quella di aver trattenuto “impunemente gente inerme in ostaggio” in mezzo al mare (come accaduto per il caso Diciotti per il quale, proprio oggi, il Senato ha negato l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti per sequestro di persona ndr).

Ma si permette anche di celebrare “processi sommari”, attraverso i suoi canali social e sui media, contro chiunque non “condivide la sua disumanità”. Insomma, senza girarci troppo intorno, secondo Santoro il leader leghista rappresenta un “pericolo per la democrazia” la cui “natura eversiva” non va sottovalutata. Per questo, conclude il giornalista, andrebbe processato e arrestato.