La tragedia per fortuna solo sfiorata a San Donato Milanese, dove un cittadino italiano di origini senegalesi ha preso in ostaggio 51 bambini, invece di unire l’Italia sta provocando una teoria infinita di polemiche. Da una parte ci sono gli esponenti della sinistra i quali, accodandosi al desiderio espresso dal piccolo eroe Ramy (il ragazzino nato in Italia da genitori egiziani che ha chiamato i soccorsi), chiedono a gran voce una legge sullo Ius soli. Dall’altra, ovviamente, c’è Matteo Salvini, il quale ha invitato caldamente il giovane aspirante cittadino italiano a farsi eleggere in parlamento se vuole modificare la legge sulla cittadinanza.

Con il ministro dell’Interno si schiera il direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti, il quale apostrofa la star Ramy con un molto romanesco ‘Nun t’allargà’ (non ti allargare ndr). A difesa di Ramy, però, arriva Pif, il conduttore televisivo siciliano che dà del “bullo” e del “bimbominkia” al leader leghista.

Matteo Salvini e Alessandro Sallusti bacchettano Ramy: ‘Nun t’allargà’

Il ministero dell’Interno sta valutando la possibilità di concedere la cittadinanza italiana per meriti particolari al giovane Ramy, il ragazzo nato in Italia da genitori egiziani considerato l’eroe del bus di San Donato Milanese. In Italia, però, vige ancora la legge sullo ius sanguinis: si diventa cittadini italiani non prima dei 18 anni di età, anche se si è nati nel nostro Paese.

Ecco perché Ramy ha espresso anche il desiderio di vedere presto approvata una legge sullo ius soli (cittadinanza automatica se si nasce qui). Idea che naturalmente non trova d’accordo Matteo Salvini il quale, senza peli sulla lingua, ieri ha dichiarato che la scelta dello ius soli Ramy potrà farla “quando verrà eletto parlamentare”, considerato che “intanto la legge sulla cittadinanza va bene così come è” e al momento non se ne può neanche discutere.

Un concetto rafforzato da Alessandro Sallusti il quale, nel suo editoriale pubblicato oggi su Il Giornale, già dal titolo lascia intendere a Ramy quale sia la sua opinione sullo ius soli. “Nun t’allargà”, questo il messaggio del giornalista al ragazzino al quale consiglia di “non cadere nell'italico vizio della furbizia e della continua ricerca di scorciatoie in cui siamo già campioni di nostro”.

Pif si scaglia contro il ministro dell’Interno

Il sogno dello ius soli espresso da Ramy è stato dunque subito spezzato da Matteo Salvini e Alessandro Sallusti. Una cattiveria che non è andata proprio giù a Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, il conduttore tv, scrittore e attore siciliano che, sul suo profilo Instagram, sempre nella giornata di oggi, ha pubblicato poche ma incisive parole contro il leader della Lega. “Abbiamo un ministro dell’Interno che fa il bullo con un ragazzino di 13 anni - scive Pif - definirlo ‘ministro della Mala Vita’ (come ha fatto Roberto Saviano, rinviato a giudizio per questo ndr) forse va al di là delle sue capacità. È semplicemente un bimbominkia”.