In queste ore stanno arrivando le comunicazioni da parte degli uffici delle Corti d'Appello competenti per l'ammissione delle varie liste per le elezioni europee del 26 maggio.

In particolare vi era molta attesa per quanto riguarda la presenza di diversi partiti, cosiddetti minori, che non avendo una rappresentanza in carica al Parlamento europeo né un Gruppo parlamentare uscente di riferimento, non avevano la certezza matematica di poter essere presenti sulle schede elettorali (senza dover raccogliere le firme, il cui numero oggettivamente elevato di 30.000 sottoscrizione in ciascuna delle 5 circoscrizioni avrebbe impedito la presenza).

In sostanza sta passando un principio secondo il quale per presentare una lista è sufficiente ottenere la delega di una qualunque delle liste nazionali già presenti al Parlamento europeo. Una situazione che, verosimilmente, in prospettiva (esempio guardando al 2024) apre le porte alla presentazione veramente a un numero molto elevato di liste.

Ma vediamo intanto cosa è stato deciso ufficialmente nelle scorse ore.

Alle europee presenti sulle schede anche comunisti ed estrema destra

Buone notizie per queste elezioni del 26 maggio arrivano in particolare da questo punto di vista per diverse formazioni fra le più "radicali" dello schieramento politico italiano. Sarà ad esempio presente sulle schede elettorali in tutta Italia il Partito Comunista di Marco Rizzo, il quale è ha inserito nel proprio simbolo anche il logo del KKE, ovvero del partito comunista greco, che ha due eurodeputati uscenti membri dell'Iniziativa Comunista Europea.

Presente in tutte le cinque circoscrizioni anche Forza Nuova di Roberto Fiore, il quale ha inserito nel proprio logo il simbolo dell'APF, ovvero l'Alliance for Peace and Freedom, di cui fanno parte anche il tedesco Udo Manfred Voigt e il francese Jean-Marie Lepen.

Ammesse in tutta Italia anche le liste di Casapound Italia, che nel logo presentano la scritta "Destre unite" ma anche il logo dell'AEMN, ovvero l'Alleanza Europea dei Movimenti Nazionalisti (AEMN), collegata con l'ungherese Bela Kovacs del partito Jobbik.

Europee, ci saranno anche il PdF di Adinolfi e il Partito Pirata

Presente ovunque anche il Popolo della Famiglia, partito guidato da Mario Adinolfi, che a queste elezioni si presenta in alleanza con Alternativa Popolare (l'ex partito di Alfano), sotto l'egida del Partito Popolare Europeo, che ne ha permesso la candidatura in tutta Italia senza dover raccogliere le sottoscrizioni fra i cittadini.

Sarà presente in tutte le cinque Circoscrizioni d'Italia anche il Partito Pirata, anch'esso ha reso possibile la propria partecipazione inserendo nel simbolo il logo dell'European Pirate Party.