I fatti di Torre Maura hanno inevitabilmente acceso i riflettori sulla situazione dei rom in Italia. Una questione su cui molti si esprimono, tra cui il Ministro dell'Interno Matteo Salvini che si è posto come obiettivo quello di eliminarne i campi entro la fine della legislatura in corso. Un progetto ambizioso e detto con parole più istituzionali rispetto ai tempi in cui, con goliardia finita nell'occhio del ciclone, si diceva pronto a raggiungere questi luoghi con la ruspa. Programmi di approfondimento come Piazza Pulita, non a caso, negli ultimi giorni stanno dedicando ampio spazio alla questione rom, dando anche voce a chi manifesta insofferenza nei confronti di folte comunità ormai annidate sul territorio italiano.

E a volte si finisce per parlare di pancia, rischiando di sconfinare in quello che, per alcune sensibilità, può essere considerato razzismo. L'episodio che ha visto Corrado Formigli, conduttore del programma di La 7, dissociarsi da un applauso del suo pubblico può essere considerato una testimonianza di ciò.

Una coppia di giovani dice che i rom sono diversi, il pubblico applaude

Quella dei rom è una questione delicata, forse ancor di più quella che riguarda migranti o cittadini stranieri in generale. Molti di loro, infatti, posseggono la cittadinanza italiana, ragion per cui dovrebbero essere considerati cittadini come tutti gli altri. Non è, però, un pensiero che accomuna tutti. E' stata ospite di Piazza Pulita, ad esempio, una coppia di giovani romani che ha raccontato la propria esperienza.

I due provengono da un territorio periferico di Roma, dove un'intera comunità di persone ha scelto di protestare per l'assegnazione di un alloggio popolare ad una famiglia rom: un malcontento che, però, nascerebbe da esperienze pregresse. I due fidanzati, infatti, mesi prima avrebbero provato ad occupare quella stessa abitazione per avere una casa dove stabilirsi con il loro bambino appena nato.

Ad un certo punto, però, è scatta la frase che generato l'applauso de pubblico: "Certi rom sono cittadini italiani, ma non sono uguali a noi. Uguali non è il termine più giusto da usare". Parole che, con buone probabilità, nascono dall'episodio specifico e che magari potrebbero riguardare altre persone che, in questo momento, generano intolleranza della gente nei confronti dei rom.

Formigli torna sulla questione poco dopo

Formigli, qualche minuto dopo, ha manifestato una certa insofferenza all'applauso rivolto alle parole di uno dei due giovani che legittimavano una diversità dei rom. Un atto che ha evidentemente allarmato il conduttore che si è espresso in termini particolarmente significativi: "Mi domando cosa stia succedendo nel nostro Paese e quanto sia pericoloso alimentare questo tipo di pensiero".