Sale ai massimi livelli la tensione a Roma tra cittadini e rom, quelli che i romani bollano da sempre con il dispregiativo di ‘zingari’. La cronaca parla di una vera e propria rivolta scoppiata nella tarda serata di ieri, 2 aprile, nel quartiere periferico di Torre Maura, quadrante Est della città, appena fuori dal Raccordo Anulare e ad un passo da un altro quartiere tristemente famoso: quello di Tor Bella Monaca. Un gruppo di qualche centinaio di cittadini, spalleggiato dai militanti del movimento di destra CasaPound, ha messo a ferro e fuoco la strada antistante il centro di accoglienza dove avrebbero dovuto essere trasferiti circa 70 rom.

Cassonetti incendiati, lancio di oggetti, cori violenti e persino i panini destinati agli sgraditi ospiti gettati in terra e calpestati. La Procura di piazzale Clodio ha aperto un’inchiesta contro ignoti per minacce aggravate dall’odio razziale. Tra le reazioni politiche, poi, quella che fa più rumore è quella di Gad Lerner che ha parlato di “gesto sacrilego”.

Lerner condanna i fatti di Torre Maura

I gravissimi fatti di Torre Maura, con i residenti, già costretti a vivere una vita di inferno in una delle periferie più degradate di una Roma già degradata di suo, scesi in piazza per bloccare l’arrivo di un gruppo di rom nel centro di accoglienza comunale di via dei Codirossoni, hanno riacceso la polemica politica sul presunto razzismo ai danni di persone di origine nomade.

Chi ha alzato più degli altri la voce contro la probabile xenofobia dei cittadini romani è stato Gad Lerner. Il noto giornalista e conduttore televisivo ha pubblicato un cinguettio sul suo profilo Twitter per denunciare che “chi ha calpestato il pane ieri notte a Torre Maura, per giunta gridando ‘zingari dovete morire di fame’, ha compiuto un gesto sacrilego che tormenta le coscienze di tutti noi”.

Matteo Salvini: ‘Obiettivo zero campi rom’

Una versione dei fatti, quella proposta da Gad Lerner, totalmente agli antipodi, come ci si poteva aspettare, rispetto a quanto affermato nelle stesse ore da Matteo Salvini.

Sempre sui social network, stavolta su Facebook, il Ministro dell’Interno ha parlato di “caos rom nella Capitale”, non certo di cittadini colpevoli di violenze. Il leader della Lega, infatti, dopo aver ribadito il suo “no ad ogni forma di violenza”, ha però aggiunto che “non bisogna scaricare sulle periferie ogni genere di problemi” e ha ribadito che l’obiettivo a cui sta “lavorando da mesi” è “zero campi rom” entro il termine del suo mandato da Ministro. Salvini conclude il suo breve post lanciando un avvertimento: “Chi si integra è benvenuto, chi preferisce rubare verrà mandato altrove”.