I due dati principali usciti dalle urne delle elezioni Europee del 26 maggio sono il trionfo della Lega di Matteo Salvini, che raddoppia i suoi voti rispetto alle Politiche di un anno fa, e il sorpasso compiuto dal Pd di Nicola Zingaretti ai danni del M5S di Luigi Di Maio. A scrutinio ormai ultimato, i diversi istituti di sondaggi cominciano a fornire dati sempre più esplicativi di quella che è l’attuale situazione politica italiana. Secondo il portale YouTrend, ad esempio, l’esultanza che si registra in queste ore dalle parti del Nazareno non sarebbe del tutto giustificata o, almeno, lo sarebbe solo in parte.

Nonostante l’incremento di circa 4 punti percentuali, infatti (dal 18,7% del 4 marzo 2018 al 22,7% di ieri), i Dem avrebbero ottenuto 121mila voti in meno rispetto ad un anno fa a causa dell’aumento dell’astensionismo.

I numeri di YouTrend: Pd perde voti rispetto alle elezioni Politiche del 2018

Nessuno mette in dubbio che il nuovo segretario del Pd, Nicola Zingaretti, abbia tutte le ragioni per esultare o, quantomeno, di tirare un sospiro di sollievo, dopo che il suo partito ha ottenuto il 22,7% delle preferenze nelle urne delle elezioni Europee. Non si tratta certo di un boom, soprattutto se si tiene conto che i voti di LeU (Bersani, D’Alema e compagnia) dovrebbero essere tornati all’ovile Democratico.

Numeri che, comunque, faranno passare alla storia della sinistra Zingaretti come l’uomo che ha rottamato definitivamente il renzismo. I freddi numeri pubblicati su Twitter da YouTrend, comunque, mettono nero su bianco il fatto che i Dem abbiano perso circa 121mila voti rispetto alle elezioni Politiche del 4 marzo 2018 a causa della bassa affluenza (il 56% ieri contro il 73% delle Politiche).

Gli unici a guadagnare sarebbero stati la Lega (ben 3 milioni e 441mila voti in più di un anno fa) e Fratelli d’Italia (più 292mila). Mentre Forza Italia lascia sul campo 2.258.000 voti e il M5S ne perde l’ecatombe di 6 milioni e 189mila.

Il confronto con le Europee del 2014

YouTrend mette anche a confronto i dati raccolti ieri con quelli della precedente tornata elettorale europea, quella del 2014.

Un’altra era geologica, se si pensa che Matteo Salvini ancora non era al comando del partito che fu di Umberto Bossi. Ebbene, cinque anni fa, durante il boom renziano, il Pd ottenne addirittura 6 milioni e 28mila voti più del 26 maggio 2019. Al contrario, la Lega a trazione salviniana ne ha messi in cascina la cifra stratosferica di 7 milioni e 451mila in più. Il M5S riesce nell’impresa di perdere oltre 1 milione e 200mila voti rispetto alle precedenti elezioni Europee, mentre i berlusconiani ne lasciano sul terreno 2 milioni e 266mila. Bene infine la Meloni che registra un più 717mila.