A pochi giorni dalle elezioni europee non si stemperano, nel governo gialloverde, le tensioni. Oggi, mentre il presidente del Consiglio Giuseppe Conte saliva al Quirinale per incontrare il presidente Mattarella, Giancarlo Giorgetti, sottosegretario leghista alla presidenza del Consiglio, ha spiegato alla stampa estera - senza celare un certo malumore - che oggi non ci sarà il Cdm voluto dal ministro Matteo Salvini.

Le critiche di Giorgetti

Oggi, mercoledì 22 maggio, il premier Giuseppe Conte è salito al Colle per un pranzo con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Un'occasione per superare lʼimpasse sul decreto legge targato Lega. Del "Sicurezza bis" (aggiustato nei giorni scorsi dal Quirinale) dunque, se ne parlerà la prossima settimana.

Nel frattempo il sottosegretario Giorgetti, in conferenza stampa, ha "affondato il colpo". Dopo aver precisato che oggi non si sarebbe svolto il Consiglio dei ministri voluto dal vice premier Salvini per esaminare sia il decreto sulla sicurezza sia quello sulla famiglia (presentato dal M5S), il sottosegretario - sempre utilizzando un tono pacato - è andato all'attacco. "La mia riflessione - ha spiegato - è che se c'è un governo che si definisce del cambiamento non deve vivere di stallo, ma deve fare le cose". Giorgetti ha voluto precisare che non vuole accusare o contestare nessuno (tantomeno il presidente del Consiglio Conte), ma a suo dire: "in questo modo non è più possibile andare avanti".

Il sottesegretario del Carroccio è infatti convinto che nell'Esecutivo manchi il necessario affiatamento e che quell'affiatamento - per poter continuare - debba esser ritrovato.

"Basta minacciare crisi"

Giorgetti si è detto disposto a fare un passo indietro qualora qualcuno non ritenga utile la sua posizione. E accennando alla possibilità di un rimpasto di governo dopo le elezioni si è limitato a dire: "Squadra vincente non si cambia".

Non si è fatta attendere la replica, piccata, del vicepremier pentastellato Luigi Di Maio. "Da circa un mese, ormai, ogni giorno c'è qualcuno - e non è il Movimento 5 Stelle - che minaccia una crisi di governo e poi conta, in base ai sondaggi, le poltrone. Stavolta è toccato al sottosegretario Giorgetti".

Il ministro del Lavoro ha quindi invitato tutti a smettere di pensare al voto e di minacciare crisi.

Poi, durante un comizio a Cosenza, in riferimento all'atteggiamento adottato da Matteo Salvini negli ultimi giorni, ha spiegato (accennando ai fischi al Papa e agli attacchi all'Onu ed ai magistrati): "Queste cose non le posso accettare".

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha provato, invece, a gettare acqua sul fuoco : "Il governo - ha annunciato - continua al 100 % anche dopo le elezioni". Poi, ai microfoni di 'Un Giorno da Pecora' ha aggiunto: "E' falso che non parliamo più con Luigi Di Maio".