Il segretario di Stato Vaticano ha rilasciato delle dichiarazioni in merito agli ultimi risultati elettorali. Il cardinale Pietro Parolin, in occasione di un evento al palazzo della cancelleria ha dichiarato: "Si deve dialogare anche con Matteo Salvini, dialoghiamo con tutti". Alla cerimonia di conferimento del premio internazionale, il segretario di Stato Vaticano ha usato le parole del Pontefice "Dialogo, dialogo, dialogo" per sintetizzare il suo punto di vista, anche se Salvini ha delle vedute diverse dalle sue. Anzi, il cardinale ha affermato che proprio con chi ha dei pensieri lontani bisogna insistere sull'importanza della comunicazione per tentare di risolvere i problemi e le difficoltà che separano due persone diverse.

Tuttavia, Parolin ha aggiunto che il leader della Lega dovrebbe smettere di abusare dei simboli cattolici per la sua campagna elettorale. Salvini, infatti, ha più volte citato i Vangeli ed esibito il rosario nel corso dei suoi comizi.

La precedente rottura di Salvini con la Chiesa

Il segretario di Stato ha inoltre affermato che il Vaticano non può restare indifferente di fronte a queste realtà e che i partiti non dovrebbero farsi scudo con simboli sacri, perché si rischierebbe di abusarne.

Durante il comizio del 18 maggio scorso, a Milano, Matteo Salvini aveva baciato il rosario mentre la folla fischiava a Papa Francesco. L'episodio, che ha visto dei precedenti anche nel corso di altri comizi tenuti dal leader della Lega, ha inevitabilmente suscitato delle reazioni da parte del Vaticano.

In quella occasione, infatti, era stata tirata in ballo anche la Madonna "che sono sicuro ci porterà alla vittoria" indignando la maggior parte del popolo cristiano.

Il cardinale Parolin ha subito preso una posizione a riguardo, così come Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica che su Facebook ha scritto "Rosari e crocifissi in politica, i cristiani si indignino".

Anche Famiglia Cristiana ha immediatamente preso le distanze, parlando di "strumentalizzazione religiosa per giustificare la violazione sistematica nel nostro Paese dei diritti umani" in riferimento alle posizioni della Lega in merito agli immigrati.

Dal canto suo, Salvini si è difeso facendo leva proprio sulla sua cristianità e sul suo dovere di salvare vite e coscienze.

"Se invoco la protezione di Maria dà fastidio a qualcuno? Chiedo la protezione di Dio per i nostri giovani, i nostri figli, perché l'Europa ci sta preparando un futuro di disoccupazione e di precarietà" sono le parole di Matteo Salvini nel corso del programma "Non è l'arena" di Giletti in risposta alle parole del cardinale dopo il comizio di Milano.