Nel corso dell’ultima puntata di Dritto e Rovescio (guarda il video qui sotto), il talk show di Rete quattro condotto da Paolo Del Debbio, andata in onda giovedì 23 maggio, si è discusso anche della questione se sia giusto o meno che Matteo Salvini mostri il Rosario e invochi Dio e la Madonna durante i suoi comizi o nel corso delle sue frequenti apparizioni televisive. ‘Tutti contro Salvini, anche la Chiesa’, è il titolo della discussione a cui vengono chiamati a partecipare la politica del Pd Alessandra Moretti, il deputato della Lega quasi omonimo, Alessandro Morelli, il direttore del quotidiano La Verità, Maurizio Belpietro, e il prete gesuita della Comunità di S.
Ignazio Massimo Nevola. Ed è proprio quest’ultimo ad accusare il leader leghista di provocare disagio con i suoi continui riferimenti al divino. Giudizio che scatena la reazione furiosa di Morelli e Belpietro.
Massimo Nevola accusa Salvini: ‘Strumentalizzazione da campagna elettorale’
“È un’idea che provoca a dir poco disagio - dichiara padre Massimo Nevola, chiamato da Del Debbio a dire la sua sulla questione Salvini-rosario - un disagio perché ha il sapore di una strumentalizzazione da campagna elettorale. Mi spiego. Quando ero ragazzino, io sono di Napoli, nella mia parrocchia compariva puntualmente un politico il quale partecipava alla messa, poi andava nella parrocchia accanto e poi in un’altra.
Ma era un’operazione di facciata, poi non lo si vedeva più. Allora, questo creava allergia, creava quel senso proprio di dire ‘ma se tu porti veramente la Madonna nel cuore, non c’è bisogno di sbandierarla’. E poi prova, con il tuo programma, a vivere secondo quello che è stato il programma di Maria”.
La reazione furiosa di Morelli e Belpietro
Una sorta di ‘scomunica’, quella lanciata da padre Nevola nei confronti di Matteo Salvini, che induce il leghista Alessandro Morelli a fargli notare che “lei ha di fianco un esponente del Pd (Alessandra Moretti ndr) che non più di un paio di settimane fa, con altri esponenti del suo partito, proponevano di abbassare le tendine davanti ai crocefissi in un cimitero, perché questi avrebbero potuto dar fastidio a qualcuno.
Lei si rende conto che la lettura politica che ha fatto è anacronistica? Perché mi sembra veramente il dirigente della squadra di calcio che dice ai suoi tifosi ‘portate in giro la bandiera di qualcun altro’. Perdonatemi ma siamo fuori dal mondo”.
Attacco al gesuita a cui partecipa, pochi istanti dopo, anche Maurizio Belpietro che, rivolgendosi al pubblico, afferma: “Ma vi rendete conto che c’è un politico che difende i temi della religione cattolica, che difende la famiglia, che difende come ha detto Morelli il crocifisso, e c’è una Chiesa che va contro questa cosa e che dice di non votare? Poi non hanno neanche il coraggio di dirlo pubblicamente, perché sta dalla parte degli immigrati. Ma vi sembra un Paese normale?”.