Don Giorgio De Capitani torna a colpire. A molti non dirà nulla il nome di quello che è ormai divenuto noto come il ‘prete anti Salvini’, ma gli appassionati ascoltatori de La Zanzara - l’irriverente programma radiofonico di Radio24 condotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo - lo conoscono benissimo. Talmente bene da averlo fatto diventare protagonista di alcune delle sigle della trasmissione, grazie proprio ai pesantissimi insulti e minacce vomitati contro il leader della Lega. Stavolta però don De Capitani sembra averla fatta proprio grossa.
In un video postato cinque giorni fa sul suo canale Youtube (guarda qui sotto), il cui contenuto è stato divulgato in seguito prima da La Zanzara e oggi dal giornalista Mario Giordano, il prete si lancia in uno spericolato sillogismo attraverso il quale finisce per incitare le persone ad uccidere il ‘ladro di democrazia’ Matteo Salvini, allo stesso modo in cui il leader della Lega ritiene giusto uccidere i ladri.
Il video di don De Capitani sul suo canale Youtube: ‘Salvini è il più grande ladro di democrazia’
“Se, come dice Salvini, bisogna difendersi dai ladri anche uccidendoli, siccome Salvini è il più grande ladro della democrazia, perché non ucciderlo? - si legge in apertura del video pubblicato da don Giorgio De Capitani sul suo canale Youtube - Pretendere che Matteo Salvini rinsavisca è come pretendere che un asino diventi un cavallo - inizia poi ad arringare i suoi fan mostrando il volto - Può darsi, tutto è possibile in questo mondo.
Ora, leggiamo sempre sui giornali quando capita un fatto, per esempio uno che uccide un ladro, si difende e per la paura va oltre quel limite di difesa personale (il riferimento è alla nuova legge sulla legittima difesa ndr). Perché non è facile dire ‘ecco mi sto difendendo da uno il quale mi sta minacciando, quindi uso un’arma’.
Giocano tanti fattori come la paura o il grilletto facile, se hai in mano una rivoltella ti parte un colpo. Matteo Salvini subito dice ‘ha fatto bene a uccidere’”.
‘Uccidiamolo, seguendo il suo ragionamento’
“Vorrei fare un discorso serio, ma serio, anche se magari mi viene da ridere perché penso già alle conseguenze di quello che sto dicendo - mette poi le mani avanti don De Capitani, probabilmente conscio della gravità delle parole che sta per pronunciare - Se è lecito, come dice Salvini, anzi, se è dovere uccidere un ladro, uno che ti minaccia, uno che ti sta portando via una cosa.
Trasportiamo un po’ questo esempio nella nostra vita di cittadini. Io per esempio mi sento minacciato da Matteo Salvini perché sta distruggendo la democrazia. Ogni valore lui lo sta distruggendo, quindi per me è un ladro, mi sta rubando i miei diritti, diritti alla democrazia. È un ladro e sta rubando il futuro ai figli, Quindi ho o no il diritto di ucciderlo, di farlo fuori? Ma io seguo il suo ragionamento: entra in casa un ladro, spari e lo uccidi. Salvini dice: ‘Bene, ha fatto bene’. Anche io devo dire che ha fatto bene chi uccide Salvini. Seguo il suo ragionamento, perché Salvini per me è un ladro. Uccidiamolo, seguendo il suo ragionamento. Qualcuno dirà: ‘Ma cosa sta dicendo questo prete?’. Tiro solo lo conseguenze: uno può uccidere un ladro, Salvini lo elogia e io perché non devo elogiare uno che uccide Salvini. Per me è un ladro. Uccidiamolo no?”.