Scontro a distanza tra la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, e il parlamentare del Pd, Gianfranco Librandi. I due sono stati entrambi ospiti, se pur in orari diversi, del talk show di Rete 4 Dritto e rovescio, condotto tutti i giovedì sera da Paolo Del Debbio. Il tema della serata del 20 giugno scorso era quello, caldissimo, dei rom. La prima ad intervenire è stata la Meloni che si è scagliata contro il modello di inclusione adottato dal sindaco M5S di Roma Virginia Raggi. Prima gli italiani, insomma, per la pasionaria della destra italiana.

Di tutt’altra visione si è dimostrato Librandi, secondo il quale 150mila rom in Italia sarebbero “pochissimi”. Una dichiarazione che ha mandato su tutte le furie la Meloni la quale, su Twitter, ha accusato il politico Dem di fare “deliranti affermazioni”.

L’intervento di Gianfranco Librandi a Dritto e rovescio: ‘In Italia ci sono pochissimi rom’

“In Italia ci sono circa 150mila rom, di cui metà sono cittadini italiani”, dichiara Gianfranco Librandi, ospite di Paolo Del Debbio a Dritto e rovescio. Una frase che ha fatto suonare tutti gli allarmi di giorgia meloni, la quale ha deciso di postare sul suo profilo Twitter il video con le parole dell’esponente Pd. “In Europa ce ne sono circa 10 milioni - prosegue poi Librandi nel suo ragionamento - vuol dire che in Italia ce ne sono pochissimi, lo zero virgola qualcosa per cento.

Quindi - conclude - il solito terrore che vogliono trasmetterci non esiste perché sono molto pochi”. Il commento della leader di Fd’I è stato caustico. “Ascoltate le deliranti affermazioni di Librandi mentre si parla di assegnazione delle case popolari con punteggio superiore per chi vive nei campi nomadi - cinguetta la Meloni che poi si chiede polemicamente - ma queste persone dove vivono?

Capite perché la sinistra sta scomparendo?”.

Giorgia Meloni: ‘Se non mandi i figli a scuola te li levo’

Giorgia Meloni ormai è un fiume in piena, per questo decide di replicare a stretto giro di posta il tweet indirizzato a Librandi con un altro che ha per destinataria Virginia Raggi, sindaco M5S di Roma.

“La Raggi se la prende sempre con me dicendo ‘Meloni fattene una ragione, Roma non è una città razzista’. No, Roma lo è - dichiara la Meloni di fronte a Del Debbio - Perché Roma prevede per i rom, secondo il piano nomadi della Raggi, 800 euro per l’affitto, 5mila euro se apri un’attività. Ti pagano il mental coach, che è un signore pagato da noi per convincere i nomadi ad andare a lavorare. Un aiuto psicologico: ‘Ti prego puoi mandare tuo figlio a scuola?. Perché noi li dobbiamo convincere ad andarci. Mentre, invece, nella società normale, tutti gli altri italiani non rom se non mandano i figli a scuola gli tolgono potestà genitoriale. Non è che uno ti deve convincere a mandare i figli a scuola: o ce li mandi o te li levo, semplice - prosegue poi tra gli applausi del pubblico Mediaset - Invece con i rom non si può fare perché altrimenti si è razzisti.

E, tra l’altro, con una forma di razzismo verso questi minori che hanno una vita segnata.

‘Ai rom diamo pure il reddito di nomadanza’

Perché molti di questi bambini che finiscono a mendicare - precisa Giorgia Meloni - se fossero cresciuti in una condizione di normalità, sarebbero persone magari capaci di fare cose straordinarie che non faranno mai. Allora, io dico che non si può fare così e se si continua a fare così si è razzisti. L’ultima novità sulla quale adesso Roma Capitale ragiona è dare ai rom che escono dai campi 600 euro per sei mesi.

Per cui, dopo che gli abbiamo dato il reddito di cittadinanza, perché lo stanno prendendo più i nomadi che gli italiani, gli diamo pure il reddito di nomadanza e siamo pieni di redditi che diamo solo ai rom e agli italiani no. Poi in tutto questo arriva Roberto Fico, il Presidente della Camera, a dire che la festa del 2 giugno, che è la festa della Repubblica e delle forze armate, la dedichiamo ai rom. Praticamente i 5 Stelle sono il partito dei rom”.