Roberto Saviano accusa Matteo Salvini di essere “complice dei trafficanti” di esseri umani nel Mediterraneo e il Ministro dell’Interno, per tutta risposta, lo definisce “amico dei clandestini”. L’ennesimo capitolo dello scontro tra lo scrittore napoletano e il leader milanese della Lega si è aperto giovedì 20 giugno al Palacongressi di Rimini, dove l’autore di Gomorra è stato invitato per presenziare alla giornata inaugurale del Web Marketing Festival. Il giorno successivo, lo stesso Saviano decide di presentare il suo ultimo libro ‘In mare non esistono taxi’ a bordo della nave della Ong Proactiva Open Arms, attraccata nel porto di Napoli.
Ci pensa allora giorgia meloni a fulminarlo con un tweet in cui ricorda i reati di cui è accusata la Open Arms e chiede retoricamente allo scrittore se non sia mafia anche quella.
Roberto Saviano attacca Salvini dal Web Marketing Festival di Rimini
Come si accennava, dalla città romagnola, in occasione dell’inaugurazione del Web Marketing Festival, è partita la singolare offensiva di Roberto Saviano che accusa proprio Salvini, il fautore dei porti chiusi, di complicità con i trafficanti perché stringe accordi con un Paese come la Libia, la cui Guardia Costiera sarebbe composta da “trafficanti” che non hanno “alcuna competenza per i salvataggi in mare”. Insomma, secondo Saviano, al contrario di quanto pensa e dice il leader leghista, le Ong non sono affatto “complici di trafficanti”, ma lo è lui stesso.
A 24 ore di distanza arriva la risposta del Ministro, ovviamente via social network. L’accusa viene di fatto ribaltata perché è Saviano ad essere bollato come “amico dei clandestini”. “Per l’angolo del buonumore - scrive ironizzando Salvini sulla sua pagina Facebook - il ricco ‘intellettuale’ amico dei clandestini che vorrebbe porte aperte per tutti” ha il coraggio di sostenere che “sono io ‘complice dei trafficanti di esseri umani”.
Il Vicepremier si astiene da ulteriori commenti e, dopo tre puntini di sospensione, aggiunge solo un bacio.
Anche Giorgia Meloni si scaglia contro l’autore di Gomorra
Praticamente in contemporanea con il contrattacco di Matteo Salvini, anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, decide di mettere in azione la contraerea anti Saviano.
Stavolta è Twitter a fungere da cassa di risonanza mediatica per le sue accuse. “Saviano esce dal suo attico di New York e vola a Napoli per presentare il suo libro - cinguetta la Meloni utilizzando un linguaggio ‘alla Diego Fusaro’ per additare lo scrittore.
Saviano esce dal suo attico di New York e vola a Napoli per presentare il suo libro. Tra i napoletani? Macché, sulla nave ONG #OpenArms già accusata di traffico di esseri umani e associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina. Caro Saviano, questa non è mafia?
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) 21 giugno 2019
Lo presenterà “tra i napoletani?”, si chiede sarcasticamente. “Macché - questa l’immediata risposta - sulla nave Ong Open Arms, già accusata di traffico di esseri umani e associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina”. Scrive ricordando i trascorsi giudiziari della associazione umanitaria spagnola. “Caro Saviano - conclude con tono di sfida - questa non è mafia?”.