Il caso dei presunti fondi neri ricevuti, o contrattati, dalla Lega di Matteo Salvini da parte della Russia di Vladimir Putin, sta scuotendo la politica italiana. Al centro dell’inchiesta della procura di Milano, aperta in gran segreto già da qualche mese, ci sono le intercettazioni ambientali del misterioso incontro tenuto all’Hotel Metropol di Mosca tra Giampaolo Savoini, ex portavoce del leader leghista, e altri cinque personaggi, dei quali due italiani e tre russi. Nell’occasione, i sei avrebbero stretto un patto scellerato allo scopo di drenare fondi neri dalla vendita di petrolio all’Eni.

Soldi da girare poi nelle casse del Carroccio. Salvini annuncia querele contro tutti coloro che accosteranno quei, per ora introvabili, fondi neri al suo partito. Ma, intanto, i giornali si scatenano. Anche il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, decide di piombare sull’argomento, chiedendo conto al Ministro dell’Interno, attraverso 10 domande, di tutti i punti oscuri di questa vicenda: chi erano quelle persone, per conto di chi agiva Savoini, il comportamento tenuto da Salvini.

Le 10 domande di Marco Travaglio a Matteo Salvini

Lo scoop della testata americana Buzzfeed sui presunti fondi neri contrattati da un, anche lui presunto, emissario della Lega, Giampaolo Savoini, direttamente a Mosca, rischia di mettere in seria difficoltà Matteo Salvini.

In realtà, dell’incontro carbonaro avvenuto nel famoso Hotel moscovita ne aveva già parlato alcuni mesi fa l’italiano L’Espresso e, notizia di poche ore fa, la procura di Milano aveva già seguito questa pista decidendo di aprire un’indagine. Ora che lo scandalo rischia di allargarsi, però, anche Marco Travaglio decide di intervenire a gamba tesa sulla vicenda, decidendo di porre 10 domande al leader leghista.

Nell’editoriale pubblicato venerdì 12 luglio, dopo una lunga introduzione per spiegare i fatti, Travaglio attacca direttamente Salvini parlando di “faccenda serissima” dalla quale non può certo uscire solo “con qualche battuta da Ca… Verde”. Per prima cosa il direttore vole sapere i cognomi e il ruolo dei misteriosi Luca e Francesco, accompagnatori in Russia di Savoini.

E Salvini, seconda domanda, chi avrebbe intenzione di querelare? Quei tre personaggi o i giornalisti che “pongono legittime domande?”.

‘Salvini può garantire che la Russia non lo sta ricattando?’

Nella terza domanda, Marco Travaglio chiede a Matteo Salvini di “garantire” che non esistano “conti esteri riferibili alla Lega”. Domanda numero 4: perché Savoini è stato presente, in veste ufficiale, a tutti gli incontri avvenuti con i russi, se non avrebbe mai agito “in nome e per conto” della Lega? Bilanci ufficiali del partito a parte, domanda 5, Salvini dovrebbe specificare con quali soldi ha condotto la campagna elettorale per le Europee. E che ci andava a fare il leader leghista in Russia, domanda numero 6, con l’amico Massimo Casanova, proprietario del Papeete Beach di Milano?

La settima domanda è incentrata sulla richiesta a Salvini di pubblicare “l’agenda completa” del viaggio di Savoini a Mosca. Domanda 8: “Salvini sta conducendo indagini interne presso i suoi mediatori con Mosca, per garantire che i russi non posseggano altre armi di ricatto o di vendetta contro la Lega, che si ritorcerebbero inevitabilmente sul governo italiano?”. E perché Salvini, domanda 9, ha compiuto una “piroetta diplomatica” trasformandosi da filo Putin a filo a Trump? Vladimir si è forse arrabbiato e vuole vendicarsi? Alla luce degli scandali che stanno investendo la Lega (49 milioni, indagine Siri-Arata-Nicastri Savoini in Russia), questa la domanda numero 10, perché Salvini non si scusa con gli italiani?