Da mesi non si fa altro che parlare di targhe straniere, divieti alla circolazione, multe, sanzioni e confische di auto per chi non si attiene al divieto di circolazione con targa straniera per i residenti in Italia. Il Ministro Toninelli durante un evento tenutosi sulla Riviera Romagnola, a Cattolica, ha confermato che l'esecutivo è al lavoro per produrre deroghe alla normativa sul divieto di circolazione con targhe estere. Deroghe attese da tempo che interessano molti cittadini e che sulla Riviera Romagnola trovano terreno particolarmente fertile data la vicinanza con la Repubblica di San Marino, le cui targhe sono anche esse in pratica messe al bando.
Come lo stesso Toninelli ha spiegato, il divieto nato per contrastare il fenomeno dei furbetti delle targhe straniere finisce inevitabilmente per penalizzare cittadini che hanno necessità di usare auto immatricolate estere pur essendo residenti in Italia. Resta il fatto che ad oggi nulla è stato fatto per detonare il vasto impatto che la novità ha prodotto in materia.
Tutelare chi ha diritto ad usare la targa
Toninelli a Cattolica, in riferimento proprio alla Repubblica di San Marino ha sottolineato la bontà del provvedimento di divieto. Evitare di pagare le Tasse piuttosto salate sulle auto (il bollo,il superbollo ed il passaggio di proprietà) e diventare pressoché invisibili per le autorità competenti in materia di contravvenzioni del codice della strada sono le cose che negli anni hanno spinto molti a questo escamotage che adesso è stato drasticamente combattuto.
Tutto ciò, come dicevamo, non senza penalizzare anche chi di queste pratiche "furbesche" non è responsabile e l'auto con targa straniera la usa per necessità. La normativa restrittiva attualmente vigente non guarda in faccia nessuno. È fatto divieto di circolare con auto a targa estera da chiunque sia residente in Italia da almeno 2 mesi.
Tutto ciò a prescindere dal fatto che siano italiani piuttosto che romeni o di altra nazionalità. Un divieto che impedisce anche di usare l'auto di un amico o di un congiunto che non è residente in Italia e che magari è venuto per le vacanze estive.
Deroghe che dovevano essere già arrivate
"Il governo è al lavoro per trovare soluzioni, le deroghe sono pronte", questo ciò che ha detto nel suo intervento Toninelli a Cattolica.
Il fatto che ci siano i furbetti è assodato ma ci sono piccole realtà di lavoratori che usano le targhe straniere non per aggirare le leggi", questo il pensiero del governo ribadito dal Ministro. Le multe sono piuttosto salate e ci sono gravi conseguenze derivanti dalle sanzioni accessorie che il governo sta decidendo di eliminare per chi furbetto della targa estera non è. La multa minima se si viene beccati alla guida di una vettura immatricolata estera non avendone diritto parte da 400 euro. A questo va aggiunta la confisca del veicolo.
Le Forze dell'Ordine infatti potrebbero ritirare il libretto di circolazione e dare luogo alla procedura che mira ad obbligare il soggetto interessato dalla constatazione a dover immatricolare di nuovo l'auto in Italia entro 180 giorni.
Le deroghe promesse da Toninelli però non hanno ancora trovato spazio. Niente da fare nemmeno nel decreto sicurezza bis. La strada adesso sarebbe quella di una modifica direttamente nel Codice della strada, con un provvedimento a se stante che potrebbe essere incardinato a breve in Parlamento.