Iran, dopo che ci si è avvicinati già una volta allo scontro tra l'occidente e Teheran, la tensione continua a crescere in Medio Oriente. Il 10 luglio 2019, la petroliera Heritage presso lo Stretto di Hormuz, nel Golfo Persico, sarebbe stata intimata da parte del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica (in persiano Pasdaran) di cambiare la sua rotta e di accostare in acque territoriali iraniane, questo è quanto riferito dalla CNN citando due ufficiali statunitensi. Al momento però non sono ancora state fornite prove dell'accaduto che sempre secondo l'emittente sarebbe stato ripreso da un aereo USA.
L'incontro tra le forze iraniane e britanniche
Al momento del passaggio della Heritage nello Stretto di Hormuz delle piccole imbarcazioni militari dei Pasdaran si sarebbero avvicinate intimando di fermarsi in acqua iraniane. Assieme alla Heritage però c'era anche la fregata Hms Montrose, in quelle acque per un controllo di sicurezza, che difendendo la petroliera ha puntato i cannoni contro le milizie iraniane intimando verbalmente di farsi indietro, e così è stato senza ulteriori incidenti.
Secondo la CNN il tutto sarebbe stato confermato anche da parte del ministro della difesa del Regno Unito secondo cui: contrariamente alla legge internazionale, tre imbarcazioni iraniane hanno impedito alla British Heritage il passaggio presso lo Stretto di Hormuz.
Il video e le smentite da Teheran
L'accaduto sarebbe stato ripreso per intero da parte di un aereo americano in volo nella zona secondo quanto riferito dalla CNN. Tuttavia mancano sia il presunto video che i nomi degli ufficiali americani che avrebbero testimoniato l'accaduto. Da parte di Teheran invece è arrivata una smentita: il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica ha fatto sapere, come riporta l'agenzia iraniana Farsnews, che nelle ultime 24 ore non ci sono stati incontri di sorta con imbarcazioni straniere, incluse quelle britanniche.
Il possibile precedente
Il tutto potrebbe essere una conseguenza di un precedente accaduto il 4 luglio 2019 presso un altro stretto, quello di Gibilterra. In tale data la marina britannica ha sequestrato una petroliera iraniana diretta verso la Siria. Le motivazioni che hanno spinto le forze del Regno Unito a tale gesto è che la nave fosse diretta presso la raffineria di Baniyas, proprietà di un ente che è soggetto a sanzioni da parte dell'Unione Europea verso la Siria.
Tali sanzioni sono quelle applicate dal 2011 nei confronti del presidente siriano Bashar al-Assad per "aver condotto una campagna brutale nei confronti del suo popolo". Secondo le autorità iraniane questo è stato un atto di pirateria da parte del Regno Unito e che l'Unione Europea non ha il diritto di estendere le sue sanzioni in maniera extraterritoriale.