Sia Di Maio che lo stesso Premier Conte hanno chiesto più volte al Ministro dell'Interno Matteo Salvini di riferire in Aula la propria posizione riguardante i presunti contatti tra la Lega e la Russia. L'interessato ha però replicato, a propria volta, che non ha niente da dire al riguardo e che non è disposto a discutere di fantasie. Ha quindi aggiunto che è in corso un'inchiesta e si è augurato che tutto si risolva in fretta.

La richiesta di spiegazioni a Salvini sul caso Russia - Savoini

Ormai è ben noto che Gianluca Savoini è stato indagato dalla Procura di Milano per corruzione internazionale, sul tema dei presunti finanziamenti illeciti alla Lega da parte della Russia.

Savoini stesso inoltre, in un tweet del 2018, rivendicava con orgoglio il fatto di aver accompagnato Salvini in una visita in Russia; ma il Ministro dell'Interno continua a respingere ogni suo coinvolgimento nella questione.

Per questo in molti gli hanno chiesto chiarimenti. Il Vicepremier Luigi Di Maio, su Facebook, ha scritto che quando il Parlamento chiama, il politico deve rispondere. Chiaro insomma l'invito al leader del Carroccio di dare spiegazioni in merito a questa situazione e spiega che quando si ha la certezza di essere stati strumentalizzati, e di essere vittima di accuse ingiuste, parlare in Aula è un'occasione per difendersi. Conclude quindi che è necessario avviare subito una commissione d'inchiesta su tutti i partiti, per capire quali finanziamenti vi arrivino.

Anche il Premier Conte si era detto lieto se alla fine Salvini avesse deciso di riferire in Aula sulla questione e ora si è unito a queste sollecitazioni anche il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, che ha chiesto alla Presidente Casellati e al Presidente Fico un incontro per ascoltare il governo su quanto si sta verificando.

Salvini: 'Non ho niente da dire'

Salvini respinge però ai mittenti tutte le richieste. Afferma che "non è per mancanza di rispetto verso il Parlamento", ma se anche alla fine decidesse di riferire al Senato la propria posizione, non avrebbe davvero niente da dire; e al tutto aggiunge una replica piccata, dichiarando: "Di cosa dovrei parlare in Aula, di cene?".

Anche a Ferrara, dove il Ministro ha partecipato a un incontro con la Giunta e i nuovi consiglieri, ha ribadito di non essere intenzionato ad andare in Aula per parlare di "supposizioni e fantasie. Parlo di vita reale". Ricorda quindi che al riguardo è stata aperta un'indagine e perciò lascia che le indagini facciano il proprio corso. Si augura soltanto che facciano il più in fretta possibile. Alla domanda invece se sia infastidito dai comportamenti del M5S, risponde che è soddisfatto dell'operato del governo, e che i suoi problemi sono altri.