Il nome di Alessandro Di Battista, pur non rivestendo ormai alcuna carica, resta legato a quello del Movimento Cinque Stelle. Da più parti si paventa che un suo eventuale ritorno potrebbe aprire una stagione nuova tra i pentastellati, addirittura spodestando Di Maio. Per il momento la sua è solo una voce influente, che viene diffusa attraverso i propri canali social e che suona come un attacco particolarmente duro alla classe Politica rispetto a ciò che avviene attorno all'emergenza immigrazione. Un post, quello pubblicato il 15 luglio da Di Battista, che pur senza nominare gli avversari politici sembra indirizzato sia contro la Lega che contro il Partito Democratico.
Dubba ne ha per tutti, dalla Francia a Salvini.
Missili francesi in Libia
L'intento principale del post di Di Battista, oltre che politico, ha anche mire di essere una denuncia. L'obiettivo è rendere noto un fatto passato sotto traccia, ossia quello che sul territorio libico sono stati rivenuti missili americani che la Francia avrebbe venduto alla Libia. Sarebbe illegale vendere armi alla Libia, ma secondo Di Battista i francesi lo avrebbero fatto. L'obiettivo è porre, inoltre, in risalto il fatto che, mentre ognuno racconta la propria verità sull'immigrazione, nessuno lavora sulle cause. I missili venduti dalla Francia, ad esempio, secondo Di Battista, sarebbero segni tangibili di un imperialismo ancora vivo.
"In Italia - evidenzia con rammarico - occupiamo ore ed ore a parlare di Ong, di Carola, dei tweet salviniani, evitando di andare al cuore del problema".
Attorno ai migranti per di Battista solo show
Attorno al tema immigrazione, com'è noto, oggi sembrano esistere due posizioni abbastanza nette. Quelle della Lega e di Salvini che difendono i porti ed i confini dalle navi Ong, anche a costo di fare "muro contro muro" con imbarcazioni che portano appena qualche decina di migranti recuperati nel Mediterraneo.
Dall'altra parte ci sono le forze di sinistra, con il Pd in testa, che invece salgono su queste imbarcazioni, manifestando solidarietà e sostenendo una politica opposta a quella del Ministro dell'Interno. Uno scenario che Di Battista giudica in maniera molto dura: "Da qualche giorno - evidenzia - non si sta parlando di Ong.
Lo show dell’immigrazione dove tutti - da destra a sinistra - recitano la loro parte costringendo gli africani al ruolo di comparsa, per qualche ora si è fermato".
Particolarmente duro è il passaggio che riserva a Matteo Salvini, leader di un partito che oggi governa con il Movimento Cinque Stelle e per il quale non ha mai avuto parole tenere. "Salvini il bugiardo - tuona - è impegnato a mentire (la sua difesa sul caso Russia-Savoini è ridicola)". Evidente il riferimento alla questione dei presunti finanziamenti russi alla Lega. Dichiarazioni che non contribuiranno a rasserenare il clima tra il Carroccio ed il Movimento Cinque Stelle.