Nelle ultime ore si sta parlando molto di una recente inchiesta fatta dalla testata statunitense 'Buzzfeed News'. Andando maggiormente nello specifico, in tale inchiesta si parla di un incontro avvenuto nell'Hotel Metropole di Mosca tra alcune personalità russe e italiane, tra le quali spicca l'ex portavoce dell'attuale ministro dell'Interno Matteo Salvini. Nell'articolo di Buzzfeed è pubblicato il presunto 'audio segreto' di una discussione fatta dallo stesso Gianluca Savoini, incentrata sulla possibilità di un cambiamento geopolitico dell'Unione Europa.

L'ex portavoce di Salvini: 'Era una cena tra imprenditori, mai ricevuto denaro dalla Russia'

Nello stesso articolo di Buzzfeed si sostiene che l'incontro all'Hotel Metropole potrebbe essere stato utilizzato anche per discutere di eventuali finanziamenti russi alla Lega Nord, in vista della campagna elettorale europea. Tale ipotesi è stata smentita dallo stesso Salvini e da Savoini, che ha parlato del fatto che l'incontro al celebre hotel moscovita fosse stato un ritrovo di imprenditori italiani e russi. Inoltre, durante un'intervista al 'Messaggero' Savoini ha affermato di non aver mai preso un dollaro o un rublo dai russi e ha ribadito che la Lega non è manovrata dal governo di Vladimir Putin.

Inoltre, lo stesso Savoini ha dichiarato che in questi giorni si è creata una sorta di 'caccia alle streghe' nei confronti del partito guidato da Matteo Salvini.

Dall'amore per la geopolitica all'associazione Lombardia-Russia, chi è Savoini

Andando maggiormente nei dettagli, Gianluca Savoini è un uomo considerato decisamente influente nel'ambito delle relazioni internazionali della Lega.

Per essere più specifici, lo stesso Savoini sarebbe colui che terrebbe i legami tra il partito guidato da Salvini e alcuni paesi dell'Europa orientale, tra cui la stessa Russia. D'altronde, l'ex consigliere dell'attuale ministro dell'Interno è il fondatore dell'associazione culturale 'Lombardia-Russia' e un militante storico della Lega.

Su ciò, come riportato da un articolo della testata diretta da Enrico Mentana 'Open', bisogna ricordare che fu proprio Savoini colui che organizzò lo 'storico incontro' tra Umberto Bossi e il leader nazionalista russo Vladimir Zirinovskij.

Inoltre, è sempre lo stesso Savoini che organizza i viaggi di Salvini in Russia e tale suo ruolo è legato a diverse questioni, sia di carattere 'relazionale' che culturale. Difatti, lo stesso Savoini è un appassionato di geopolitica e delle tesi del neo-eurasiatismo, diffuse in Russia e nel mondo soprattutto grazie al noto pensatore Aleksandr Dugin. Su ciò, bisogna dire che in tal senso la figura dell'ex consigliere di Salvini risulta fondamentale da un punto di vista ideale/ideologico e 'metapolitico', piuttosto che economico o burocratico.