Il quotidiano Il Foglio lo ha definito il Sindaco “disobbediente” di Lampedusa. Lui stesso si è sempre dichiarato un uomo “di sinistra”, favorevole senza se e senza ma all’accoglienza dei migranti sulla sua isola. Si sta parlando di Salvatore Martello, detto Totò, primo cittadino dell’isola siciliana, da tempo in rotta di collisione con il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, fautore della Politica dei porti chiusi. Ebbene, anche Totò Martello sta provando sulla sua pelle cosa voglia dire subire una ‘invasione’ di profughi in casa propria, se è vero come è vero che, intervistato dall’agenzia di stampa Adnkronos, è stato costretto a lanciare un accorato appello proprio al nemico Salvini.
Martello si è rivolto al Viminale per chiedere letteralmente aiuto, considerato che l’hotspot lampedusano ospita al momento più di 200 persone ed è vicino al “collasso”.
Alex di Mediterranea sequestrato, Sea-Eye fa rotta su Malta: la vittoria di Salvini
Nella lunga guerra tutt’ora in corso tra le Ong e Matteo Salvini, il Ministro dell’Interno sembra avere vinto l’ultima battaglia. Il veliero Alex di Mediterranea, dopo aver forzato il blocco imposto dalle autorità italiane, ha sbarcato il suo carico umano di oltre 40 migranti a Lampedusa. Ma l’imbarcazione è stata sequestrata e il comandante indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. A nulla, per il momento, sono serviti gli strepiti di protesta della portavoce dell’organizzazione umanitaria, Alessandra Sciurba.
Nelle stesse ore, un’altra nave delle Ong, la tedesca Alan Kurdi di Sea-Eye, ha alzato bandiera bianca nei confronti di Salvini, decidendo di fare rotta su Malta per evitare il braccio di ferro con il capitano leghista. Comunque sia, anche se in numero nettamente inferiore rispetto agli scorsi anni, gli sbarchi di migranti sull’isola siciliana proseguiranno e il testa a testa tra gli umanitari e il titolare del Viminale proseguirà.
L’appello di Salvatore Martello al Viminale: ‘Aiutateci con i migranti’
In questa situazione di conflitto permanente tra umanitari e legalitari, si pensava che il Sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello, fosse schierato senza tentennamenti dalla parte dei primi. E, invece, la realtà dei numeri e dei fatti, ha costretto anche Totò il disobbediente a cambiare la sua di rotta sull’immigrazione.
Solo pochi mesi fa il Sindaco “di sinistra” pronunciava frasi del tipo “se qualcuno sta per annegare mica gli dici che non lo aiuti perché c’è il decreto”, oppure “il porto è aperto, non ci sono cannoni puntati”, “i migranti salvati in mare vanno fatti sbarcare, curati e rifocillati”. E ancora, il 26 giugno scorso, “sbarchi ogni giorno, Lampedusa accoglie”. Un festival delle buone intenzioni che, però, è andato a cozzare con la dura realtà dei fatti. “L’hotspot di Lampedusa è al collasso, ci sono oltre 200 persone, 100 in più del previsto. Il Viminale ci aiuti - Martello lancia questa mattina il suo accorato appello, intervistato da Adnkornos - la capienza è di 97 persone, pure i poliziotti hanno dovuto lasciare gli alloggi per fare spazio”. E Matteo Salvini gongola.