Sembra sia arrivata alle battute finali la vicenda della Ocean Viking. La nave di Sos Mediterranée e Medici senza frontiere è attualmente bloccata nella zona SAR libica con a bordo 84 persone, in attesa di un porto sicuro dove poter farle sbarcare. In una nota di Palazzo Chigi si legge che diversi Stati dell'Unione Europea si sono detti pronti ad accogliere una parte dei migranti, accettando, di fatto, il meccanismo di redistribuzione messo in atto dall'Italia. Il tutto è stato dichiarato dopo la riunione dei vertici di governo tenutasi poco prima.

La riunione dei Ministri a Palazzo Chigi

Nella mattinata di giovedì 12 settembre, alla luce degli incontri tenuti il giorno prima dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Bruxelles, si è svolta una riunione a Palazzo Chigi per trattare il tema dell'immigrazione. Il Premier ha convocato i Ministri competenti in materia, ovvero Luigi Di Maio, Ministro degli Esteri, Luciana Lamorgese, Ministro dell'Interno, Lorenzo Guerini, Ministro della Difesa, Paola De Micheli, Ministro delle Infrastrutture e Dario Franceschini del PD.

Le prime conferme arrivano da Bruxelles. Ieri sera, infatti, un portavoce dell'esecutivo comunitario ha riferito che è stato richiesto alla Commissione europea di dirigere la ripartizione dei migranti nei Paesi europei che hanno deciso di accettarli.

Su Twitter interviene anche il Segretario del Pd Nicola Zingaretti, affermando di ritenere positiva l'attenzione da parte del governo sul caso dell'Ocean Viking. Sempre Zingaretti dichiara anche che è importante il cambiamento in atto per il bene dell'Italia e con il coinvolgimento di tutta Europa. Il tutto dopo le diverse critiche mosse dal segretario Pd alla situazione di stallo della nave.

Sos Mediterranée chiede lo sbarco

Nel frattempo, la Ong Sos Mediterranée, proprietaria della nave insieme a Medici Senza Frontiere, ha chiesto ancora una volta di sbloccare la situazione: 82 persone, di cui sei donne ed un bambino, dichiara la Ong, sono ancora a bordo in una situazione di vulnerabilità e, secondo le leggi marittime, quindi, devono essere sbarcate immediatamente nel porto più vicino e sicuro.

Il tutto dopo che oggi una donna incinta di nove mesi e suo marito sono stati portati in elicottero a Malta per permettere alla partoriente di raggiungere un ospedale.

Prosegue l'operazione Sophia

A Bruxelles, intanto, gli ambasciatori riuniti per il Comitato politico e di sicurezza dell'Unione Europea (Cops) hanno deciso di continuare per altri sei mesi l'operazione antiscafisti denominata Sophia. Iniziata nel 2015, Sophia è stata la prima operazione militare volta a garantire la sicurezza marittima promossa dall'Unione Europea nel mar Mediterraneo centrale.