Che Vittorio Feltri non gradisca in maniera epidermica la figura di Luigi Di Maio è un fatto noto a tutti da tempo. Da quando però il leader del M5S si è trasferito armi e bagagli nel nuovo governo Conte Due, formato dopo l’accordo con il Pd, al fondatore del quotidiano Libero è venuto il dente ancora più avvelenato. Il noto giornalista non manca di sottolineare, a cadenza quotidiana, quella che secondo lui è la profonda incompetenza di Di Maio negli affari politici. La ciliegina sulla torta dell’odio mediatico di Feltri per il capo politico pentastellato è arrivata quando il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in accordo con l’inquilino del Quirinale, Sergio Mattarella, ha deciso di nominarlo Ministro degli Esteri.

Un posto prestigioso per ripagare Di Maio dalle diverse rinunce a cui è stato obbligato: Vicepresidenza del Consiglio, doppio Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico e financo il no alla proposta di Matteo Salvini di farlo eleggere Premier.

Vittorio Feltri e il paragone tra Di Maio e De Gasperi

L’ultima bordata mediatica scagliata da Vittorio Feltri nei confronti di Luigi Di Maio è arrivata via social network, precisamente dal profilo Twitter del giornalista. Ministero degli Esteri - cinguetta telegrafico ma caustico come sempre il fondatore di Libero - siamo passati da De Gasperi a Di Maio. Un duro colpo alla teoria evoluzionistica di Darwin”. Il confronto, impietoso a suo giudizio, è tra l’attuale leader del M5S e uno dei più apprezzati uomini politici della storia dell’Italia repubblicana, quell’Alcide De Gasperi che fu il primo Presidente del Consiglio della neonata Repubblica italiana nel 1946.

Insomma, una gara talmente impari, quella tra lo scugnizzo napoletano e lo statista trentino, da spingere Feltri a scomodare persino Charles Darwin e la sua teoria dell’evoluzionismo, messa in discussione, secondo l’ironia del giornalista, dal passo indietro compiuto con l’arrivo di Di Maio alla Farnesina (uno dei tanti ruoli ricoperti da De Gasperi quello di Ministro degli Esteri ndr).

Il direttore di Libero scatenato contro il leader M5S

Ma la produzione di cinguettii, di articoli di giornale e di dichiarazioni pubbliche di Vittorio Feltri contro Luigi Di Maio risulta praticamente sterminata negli ultimi mesi. Da segnalare la sua ospitata nella trasmissione di Myrta Merlino, L’aria che tira, nel giorno del giuramento del governo Conte Due, avvenuto giovedì 5 settembre scorso.

Dopo aver stroncato il nuovo esecutivo, in quell’occasione Feltri non si dimostrò per nulla tenero con il leader M5S. Dopo aver definito la sua storia “esaltante”, il decano dei giornalisti italiani aveva affondato il proponendo di mandarlo all’estero, invece che al Ministero degli Esteri, in modo tale da toglierselo “dalle scatole”. Secondo l’incontenibile Feltri, poi, Di Maio non avrebbe bisogno di fare “esperienza”, ma di andare direttamente “a scuola”, considerato che “non conosce la geografia e sostiene che Matera sia in Campania”.