Come trasformarsi da una perfetta ‘signora nessuno’ a nome tra i più ricercati su internet e citato dai mass media. È il caso di Gelsomina Silvia Vono, 50 anni, avvocato calabrese di Soverato, in provincia di Catanzaro, divenuta senatrice del M5S nel marzo del 2018. Come già accaduto a diversi suoi compagni di Movimento, oltre che a centinaia di suoi colleghi dei palazzi Madama e Montecitorio, la Vono ha optato per quello che i detrattori definiscono con disprezzo ‘salto della quaglia’, ovvero l’abbandono del proprio gruppo parlamentare di appartenenza, quello pentastellato, per aggregarsi ad un altro partito.

Peccato per la Vono che l’altro partito sia Italia Viva di Matteo Renzi, il peggior nemico del M5S, anche se ora suo alleato di governo. La senatrice, dopo il grande passo, ha deciso di togliersi diversi sassolini dalle scarpe, puntando il dito contro il Movimento e arrivando persino ad offendere Luigi Di Maio. Se si aggiungono poi gli sfegatati complimenti riservati al suo nuovo ‘capo’, ecco che sulla pelle della Vono non poteva che scatenarsi una tempesta mediatica e politica perfetta.

Vono e le lodi sperticate di Matteo Renzi: ‘Intelligente e lungimirante’

Raggiunta dalle telecamere di Tagadà, il talk show di La7 condotto da Tiziana Panella, Gelsomina Silvia Vono si dice fieramente “coerente con il mandato elettorale”, visto che sottolinea di essere “stata eletta per rispettare quello che hanno chiesto i cittadini, il bene comune e il buon governo del Paese.

Da avvocato credo che esista una Costituzione, siamo in una Repubblica parlamentare e dobbiamo avere rispetto dei ruoli istituzionali. Non è una questione di poltrone - ci tiene e a sottolineare - la poltrona ce l’avevo comoda, potevo stare seduta alzando e abbassando la mano. Io voglio lavorare per il territorio, quindi non è una questione di poltrone - ripete nervosamente la excusatio non petita - è una questione di dignità delle persone.

Di Italia Viva mi ha attratto il coraggio, la voglia di rimettersi in gioco. Renzi avrà fatto degli errori politicamente, ma si è distinto per intelligenza e per lungimiranza. Queste cose, senza presunzione, penso che accomunino tutti gli aderenti al gruppo di Italia Viva”.

La ex M5S rinnega i suoi compagni e offende Luigi Di Maio

Intervistata successivamente dal quotidiano Il Giornale, la Vono, se possibile, ha alzato ancora di più i toni contro i suo ex compagni pentastellati, non riuscendo a celare un livore forse covato da tempo. Citando il suo nuovo dante causa, Matteo Renzi, si dice “serena” dopo la sua scelta dirompente, aggiungendo che molti nel M55 le avrebbero “manifestato la loro stima”, mentre il capo politico Luigi Di Maio le avrebbe inviato solo un sms per sincerarsi che la notizia del suo passaggio a Italia Viva non fosse una bufala. La vera causa che l’ha spinta ad abbandonare il Movimento, spiega la Vono, è che i grillini “non hanno mai avuto un’idea di governo” e si comportano ancora come se stessero all’opposizione.

Insomma, avrebbero la “pretesa di essere antropologicamente superiori” agli altri. Per l’avvocato calabrese ha addirittura ragione Matteo Salvini a dire che il M5S è il “partito del No”. Ma non è tutto perché, a suo dire, i leader del Movimento, a partire proprio da Di Maio, sono dei “falsi big”. Non come Renzi che è coraggioso, lungimirante e visionario.