Importante accordo raggiunto quest'oggi in sede europea in tema di redistribuzione dei migranti: Italia, Malta, Francia e Germania hanno trovato l'accordo su quattro punti, tra i quali spicca il più importante, vale a dire quello della redistribuzione dei richiedenti asilo. Il ministro dell'Interno sottolinea che viene stabilito un meccanismo di rotazione volontario. Soddisfatto Conte, mentre Salvini critica l'accordo raggiunto.

L'accordo sulla rotazione dei porti

Nel summit di oggi a La Valletta è stato raggiunto un accordo molto importante in tema di redistribuzione di migranti: i governi di Italia, Malta, Francia e Germania hanno trovato l'intesa su quattro punti per quanto riguarda i soccorsi di migranti dalle navi delle Ong e da quelle militari.

Sarà prevista la "rotazione volontaria" dei porti di sbarco, come ha spiegato il ministro Lamorgese. Oltre a questo sarà prevista la redistribuzione di tutti i migranti richiedenti asilo, non soltanto di quelli che hanno già lo status di rifugiato.

L'accordo prevede anche la redistribuzione dei migranti su base obbligatoria: sarà previsto infatti un sistema di quote che verrà deciso dai paesi Ue. Saranno ridotti i tempi per i ricollocamenti, che dovranno aver luogo entro le quattro settimane. Una volta che è stata definita la quota di persone da redistribuire, i migranti saranno inseriti direttamente all'interno della banca dati del paesi in cui troveranno ospitalità, il quale si incaricherà di eventuali rimpatri.

Da quest'accordo saranno esclusi i migranti che raggiungono in modo autonomo le coste dell'Italia e di Malta: il ministro, contenta del fatto che l'Italia non sia più sola, ha aggiunto che in questo modo l'Italia non sarà il "paese di primo approdo", e auspica che al più presto si possano rivedere le norme inerenti al diritto di asilo".

Le reazioni politiche

Il premier Conte, soddisfatto per l'approccio europeo che è stato dato all'incontro, sottolinea che quest'accordo è una svolta, ma non la "soluzione definitiva". Di Maio, complimentandosi con il ministro, ha aggiunto però che "la soluzione non è la redistribuzione", bensì il "blocco delle partenze", in modo da poter stabilizzare i paesi da cui ha origine il flusso migratorio

Duro il commento di Matteo Salvini che sottolinea come quest'accordo sia "una sola": il leader della Lega, nel corso della sua diretta Facebook, vuole dare un consiglio al nuovo ministro dell'Interno, in modo da non farsi prendere in giro e vendere fumo ai cittadini. Aggiunge che i porti dove sbarcheranno saranno sempre quelli italiani, e così il mar Mediterraneo sarà "pieno di navi delle Ong".