Selvaggia Lucarelli torna sul caso Bibbiano per puntare nuovamente il dito contro Matteo Salvini, reo a suo dire di voler sfruttare il caso dei bambini ‘rubati’ alle loro famiglie per biechi scopi di propaganda politica. All’indomani del raduno leghista di Pontida, la giornalista aveva accusato Salvini di aver portato sul palco una bambina, Greta, che non era affatto di Bibbiano, come invece dichiarato dal leader della Lega, ottenendo una marea di reazioni sui social network. Ieri sera, invece, ospite di Non è l’Arena, il talk show di La7 condotto da Massimo Giletti, la Lucarelli ha alzato ancora di più il tiro contro il capitano del Carroccio, sospettato di aver abusato metaforicamente di quella bambina solo per farsi propaganda.
La prima denuncia della Lucarelli: ‘Greta non c’entra nulla con il caso Bibbiano’
Il primo scontro tra Selvaggia Lucarelli e la Lega sulla vicenda Bibbiano è esploso a poche ore dalla fine del raduno di Pontida, celebrato sullo storico pratone bergamasco domenica 15 settembre. In quell’occasione Matteo Salvini aveva fatto salire sul palco una bambina di nome Greta insieme alla madre. “Mai più bambini rubati alle loro famiglie - aveva scritto il capitano su Twitter - tra i bambini sul palco c’è Greta, una bimba restituita alla mamma dopo un anno”. Il tutto condito dall’hashtag #Bibbiano. A stretto giro di posta, però, era arrivata la precisazione della Lucarelli. “Mi comunica un magistrato che la bambina Greta portata da Salvini sul palco di Pontida - aveva cinguettato a sua volta - non è menzionata nell’ordinanza del Gip di Reggio Emilia riguardante il caso Bibbiano”.
La giornalista accusa il leader della Lega di utilizzare una bambina per indebolire l’avversario
Insomma, secondo la Lucarelli, Matteo Salvini avrebbe mentito, collegando al caso Bibbiano una bambina che, se pur vittima, non c’entra nulla. Per chiarire meglio il concetto, la giornalista si è seduta nel salotto televisivo di Giletti.
“Bibbiano è diventato il simbolo di molte cose - ha detto Selvaggia Lucarelli - nel senso che sicuramente è il segnale di come in questo Paese la cultura del sospetto prolifichi ancora con grande facilità. E poi - ha aggiunto alzando il tiro contro Salvini - è diventata il simbolo della strumentalizzazione politica per eccellenza.
L’utilizzo e la strumentalizzazione di un bambino è particolarmente schifosa, perché tu sali sul palco di Pontida e per indebolire l’avversario utilizzi una bambina. Tu provi a dire che in realtà hai portato la bambina lì perché ti sta a cuore la questione Bibbiano perché i falsi abusi eccetera e poi abusi metaforicamente di una bambina per fare propaganda”. Un giudizio durissimo, l’abuso su una bambina, anche se metaforico, che ora attende la replica del leader della Lega.