L'immagine di Richard Gere che sale a bordo dell'Open Arms per portare aiuti concreti e conforto, ha fatto il giro del mondo. La nave vagava da giorni nel Mediterraneo alla ricerca di un porto sicuro dove far sbarcare i migranti che trasportava. Un episodio che, evidentemente, ha avuto una cassa di risonanza internazionale e per questo, secondo qualcuno, sarebbe stato semplicemente una trovata pubblicitaria dell'attore. Nell'ambito di un'intervista rilasciata all'Avvenire, il settantenne interprete di Hollywood ha evidenziato come non abbia più bisogno di vetrine, non mancando di evidenziare come, a suo avviso, gli italiani negli ultimi tempi si siano un po' incattiviti.

Gere dice di non avere bisogno di pubblicità

Richard Gere, nel corso dell'intervista, ha ricacciato indietro le accuse di chi riteneva fosse sceso in campo a favore delle Ong per avere un ritorno favorevole alla sua immagine. "Ho un discreto conto in banca - ha detto - e sono abbastanza famoso. Non ho bisogno di pubblicità e non la cerco nemmeno". A precisa domanda riguardante i motivi che lo abbiano spinto a salire a bordo della Open Arms, ha evidenziato come, da buddista, non può fare a meno di muoversi per alleviare la sofferenza ovunque essa sia. Gere ha parlato di esseri umani e di torture dalle quali scappano, sottolineando come ci siano "angeli" che provano a salvarli. "Io - ha detto in maniera chiara - sto dalla parte degli angeli, come dovremmo essere tutti".

Richard Gere ha detto che, quando si è trovato a bordo della Open Arms, era nel periodo di vacanza che spesso si concede in Italia. L'attore ha sottolineato come il Bel Paese sia un posto che adora, non mancando, però, di evidenziare come qualcosa negli ultimi tempi sia variato in maniera evidente. "Ho trovato - ha ammesso - un Paese profondamente cambiato.

Il mio amico Fabrizio Pallotti mi ha raccontato del Decreto sicurezza".

Richard Gere afferma che l'Italia è cambiata

Il riferimento va naturalmente alla raccolta di norme anti-Ong fortemente voluto dalla Lega e da Matteo Salvini, con pesanti sanzioni alle imbarcazioni che pattugliano il Mediterraneo alla ricerca di migranti da salvare.

"Non volevo - ha detto Gere - credere alle mie orecchie. Una cosa indegna. Incompatibile con la società civile".

Si tratterebbe di regole che, secondo Gere, di fatto criminalizzerebbero un valore come la solidarietà. E sull'Italia è stato chiaro :"C'è un brutto clima di intimidazione, di paura. Voi italiani siete cambiati. Avete perso il sorriso, la gioia di vivere, vi siete incattiviti". Richard Gere non manca di sottolineare come l'incattivimento sia comunque un fenomeno globale, in un mondo in cui ci sono tanti piccoli Trump che starebbero manipolando la realtà sulla base di fattori, elencati testualmente da Gere, come "la loro ignoranza, le bugie e le loro promesse".