Torna a parlare Matteo Renzi, e lo fa nel bel mezzo delle trattative fra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle per dar vita al Governo Conte II. Il senatore fiorentino ha affidato il proprio pensiero in un'intervista a Il Sole 24 ore di questa domenica 1° settembre.

La sua intervista a metà agosto, in piena crisi fra M5S e Lega, con l'apertura alla possibilità di un Governo fra il Pd e i pentastellati, aveva rappresentato una svolta a 180° gradi nella Politica italiana, cogliendo in contropiede molti protagonisti politici e osservatori che fino a pochi giorni prima ritenevano praticamente impossibile una novità del genere.

Il nuovo scenario che si è determinato, peraltro, di fatto permette a Renzi di tornare al centro dello scenario politico, almeno in questa fase.

Ora l'ex presidente del Consiglio fiorentino prova a definire più concretamente le prospettive del possibile Governo Conte II fra Pd e M5S.

Matteo Renzi parla del possibile Governo Conte II

Parlando a Il Sole 24 ore Matteo Renzi è stato piuttosto chiaro: "E' ora di finirla col teatrino dei bisticci: se Conte vuole bene all'Italia faccia una lista di qualità, vada al Quirinale e venga in Parlamento. Il Governo andrà avanti fino al 2023 se ne faranno parte persone di qualità, se sarà una squadretta non durerà". Aggiungendo che il presidente del Consiglio Conte "ora ha una seconda chance, spero vada meglio della prima".

L'ex segretario del PD Renzi manda anche un messaggio all'imprenditoria e ai ceti produttivi del Paese: "Non avete nulla da temere da un Governo che nasce per evitare l’aumento dell’Iva, che abbassa lo spread e che riporta l'Italia nell'Europa che conta (...) se qualcuno vi vuole fare del male non avrà i numeri in Parlamento.

Voglio rappresentare chi lotta contro la povertà, non invece chi lotta contro chi crea la ricchezza". Una battuta che lascia intendere anche la consapevolezza del senatore toscano di avere attualmente il sostanziale controllo di buona parte dei gruppi parlamentari del PD alla Camera e al Senato.

Renzi attacca Salvini e parla del voto del M5S su Rousseau

Da parte di Renzi non potevano mancare delle stoccate contro "l'altro Matteo" della politica italiana, ovvero Salvini: "Ci sono delle regole che vanno rispettate. Si vota quando lo dice la Costituzione, non quando lo dicono i social network. Servire le istituzioni è una cosa seria, non è indossare la felpa della Polizia. Perché Salvini ha rotto all’improvviso? Cosa nasconde? Vuole forse nominare Savoini all’Eni?"

Renzi ha anche parlato della votazione del M5S sulla piattaforma Rousseau, affermando: "La derubrico a un fatto di secondario interesse. Se poi Casaleggio e soci hanno deciso di andare a votare, andremo a votare. Ma noi invece siamo responsabili e pensiamo al bene del Paese. Nessuno deve scambiare la nostra saggezza per debolezza"