Papa Francesco ha parlato di Politica e di governanti nella messa di questa mattina tenuta a Roma a Casa Santa Marta: nel suo discorso ha chiesto di pregare per tutti i governanti, auspicando che anche loro preghino per il popolo. E non nasconde che come i preti e i vescovi, alcuni politici vengono insultati e qualcuno se lo merita. Poi ha colto l'occasione anche per chiedere quanti italiani abbiano pregato per i politici in occasione della recente crisi di governo.
Le parole di Papa Bergoglio
Nella messa mattutina tenuta a Santa Marta, Papa Bergoglio ha parlato anche di politica ed ha invitato i presenti a pregare per chi ci governa.
Il pontefice non nasconde che molti governanti, così come anche preti e vescovi, si meritano gli insulti che ricevono. Ma chi governa ha la responsabilità di guidare il paese e, secondo lui, non possiamo lasciarlo solo senza che Dio lo benedica. Commentando la lettera dell'apostolo San Paolo a Timoteo, sottolinea come si chieda a "tutto il popolo di Dio" di fare, "domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini", e anche per "i re e per tutti quelli che stanno al potere" affinché questi conducano una vita tranquilla e calma, "dedicata a Dio".
"Ci sono politici, ma anche preti e vescovi, che sono insultati, qualcuno se lo merita" dice il Papa, sicuro del fatto che spesso non si prega per i governanti.
Aggiungendo che ciò ormai è "come un'abitudine", richiamando quello che definisce un "rosario di insulti e di parolacce, di squalificazioni".
Invita così a pregare "per i politici di tutti i colori, tutti". Ma secondo lui anche coloro che ci governano "devono pregare per il loro popolo". E parla di quanti sostengono che la politica sia una cosa "sporca": afferma che può esserlo, così come ognuna delle professioni, ma è l'uomo a sporcarla a suo avviso, "non è la cosa in sé che è sporca".
Papa Bergoglio coglie l'occasione per citare Paolo VI che definiva politica come "la forma più alta della carità".
A proposito dell'Italia
Facendo cenno alla recente crisi di governo italiana, che ha portato alla nascita dell'esecutivo Conte Bis, pur senza entrare nel merito Francesco si chiede se qualcuno ha pregato per i governanti e i parlamentari affinché possano mettersi d'accordo per "portare avanti la patria": aggiunge che lo spirito patriottico non sembra giungere alla preghiera, ma "all'odio, alle liti".
A suo avviso infatti "si deve discutere", ma senza annientare l'altra persona, piuttosto si deve "pregare per l'altro" che un'idea che è diversa.
Infine di pontefice cita anche il Vangelo di Luca e l'episodio di un centurione che prega per un suo servo: afferma che i governanti sono "responsabili della vita di un Paese" ed è quindi bello pensare che non solo il popolo prega per chi governa, ma anche viceversa, così come il centurione "prega per il suo servo".