Negli ultimi giorni il Quirinale segue con particolare interesse e apprensione le vicissitudini politiche all'interno del governo Conte Bis. Secondo quanto riporta il quotidiano 'Italia Oggi', il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che con forza ha voluto la nascita di un nuovo governo in tempi brevi, sarebbe preoccupato per la solidità del governo, che ogni giorno traballa, poco ma in modo costante, per le continue tensioni interne. A non far dormire sonni tranquilli al Capo dello Stato, poi, ci si è messo anche Matteo Renzi con la scelta di dar vita ad un nuovo partito, Italia Viva.

L'addio ai dem da parte dell'ex premier, infatti, potrebbe dar luogo a scenari ancora più incerti.

Le preoccupazioni di Mattarella

Mattarella non sarebbe affatto contento delle scelte politiche compiute da Renzi nelle ultime settimane: potrebbe infatti svanire l'illusione di un governo lungo e duraturo come il Conte Bis, proprio a causa dei continui affondi di Renzi.

Il quadro, con la nascita della nuova formazione Politica renziana, muta notevolmente e proprio questo aspetto potrebbe preoccupare Mattarella. Nel lungo articolo pubblicato da Italia Oggi emergono tutte le perplessità che attanagliano il Colle: dubbi legati al fatto che il governo ora è diventato 'tripartito' ed ha un interlocutore aggiuntivo, dotato di carisma e personalità, che ha già messo in difficoltà il premier Giuseppe Conte e la sua leadership.

I precedenti con Renzi

Oltretutto i precedenti rapporti tra Sergio Mattarella e Matteo Renzi non sono stati sicuramente ottimali dalla fine dell'esperienza dell'ex premier a Palazzo Chigi, dopo il referendum costituzionale del 4 dicembre del 2016. Mattarella, fortemente voluto da Renzi alla guida del Quirinale, ha cercato, implicitamente, di dare sostegno alle riforme volute dai democratici, come quella costituzionale, non digerendo però l'eccessivo personalismo che ha accompagnato il referendum del 2016.

E oltretutto, dopo la consultazione, in cui la vittoria del No rappresentò una dura sconfitta per Renzi, Mattarella volle che le dimissioni di Renzi fossero rinviate di qualche giorno, in modo da consentire l'approvazione della legge di Bilancio. E inoltre il capo dello Stato volle che il successore a Palazzo Chigi venisse indicato dallo stesso premier dimissionario, in modo da garantire un certo sostegno alla sua azione politica.

Secondo Italia Oggi però il leader di Italia Viva quelle mosse non le sopportò affatto e proprio in quella fase si sarebbe consumato lo strappo con Mattarella.

Stabilità del governo a tempo determinato

Mattarella non può che fare affidamento sull'abilità di Conte affinché ci siano rapporti meno tesi all'interno della maggioranza di governo. L'esecutivo, infatti, ha l'obiettivo di durare fino a fine legislatura, ossia alla primavera del 2023, e soprattutto fino alla scelta del prossimo Presidente della Repubblica, prevista a inizio 2022.

Ovviamente dovrà esserci un abbassamento dei toni da parte di tutti: l'approvazione del taglio dei parlamentari potrebbe essere un ottimo segnale di stabilità, ma è fuori di dubbio che la nuova maggioranza giallo-rossa debba ancora trovare un assestamento. E sicuramente è ancora un periodo difficile, con l'approvazione della legge di bilancio che sarà il il vero banco di prova per capire se il governo riuscirà ad arrivare a lungo.